Nella mattinata del 29 ottobre il Senato ha approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto 101 (il cosiddetto “decreto D’Alia”) recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
Le norme che più direttamente riguardano anche il personale della scuola sono contenute negli articoli 1, 2 e 4.
Il testo dell’articolo 1 approvato inizialmente dal Senato prevedeva la riapertura delle graduatorie dei concorsi già espletati a posti di insegnante di religione cattolica, ma questa disposizione è stata cancellata nel corso del passaggio alla Camera.
L’articolo 2 prevede che per i dipendenti pubblici in soprannumero trovi applicazione la disciplina pensionistica vigente prima della riforma Fornero.
L’articolo 4 contiene disposizioni in tema di precariato e di reclutamento nel pubblico impiego e stabilisce che si potranno indire nuovi concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato esclusivamente in assenza di graduatorie vigenti, le quali rimarranno in vigore fino al 2016.
Quanto alla stabilizzazione del personale precario, la Camera dei deputati ha esteso fino al 31 dicembre 2016 il termine per bandire concorsi per assunzioni a tempo indeterminato di personale precario nelle pubbliche amministrazioni, nel limite massimo del 50 per cento delle risorse disponibili.
Ed è stata ampliata anche la possibilità per le pubbliche amministrazioni di prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato dei soggetti che abbiano maturato almeno tre anni di servizio alle loro dipendenze.
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