È stata approvata in Conferenza Unificata l’intesa relativa al Piano di azione nazionale pluriennale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni per il quinquennio 2021-2025 (Intesa dell’8 luglio rep. atti n. 82/CU). L’intesa sarà propedeutica alla delibera da sottoporre al Consiglio dei Ministri.
Dopo l’aumento di 60 milioni di euro all’anno stabilito dalla Legge di bilancio, per il quinquennio 2021-2025 vengono destinate al Sistema integrato 0-6 risorse pari a 309 milioni di euro annui.
L’intesa stabilisce la destinazione delle risorse del Fondo per il Sistema integrato 0-6 e la quota di cofinanziamento regionale, che saranno utilizzate per: nuova costruzione, ristrutturazione, restauro, riqualificazione funzionale ed estetica, messa in sicurezza, risparmio energetico e fruibilità degli edifici per i servizi educativi del Sistema 0-6; spese di gestione, dei servizi educativi per la prima infanzia e delle scuole dell’infanzia; formazione continua in servizio del personale educativo e docente e la promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali.
Le Regioni verranno informate preventivamente sull’ammontare delle risorse loro assegnate nel 2021, 2022, 2023, per poter effettuare una programmazione pluriennale, elaborata secondo modelli standard condivisi dalla Conferenza Unificata. Successivamente, la comunicazione preventiva del budget avverrà anche per gli anni 2024 e 2025. Inoltre, il Piano offrirà strumenti di autovalutazione e programmazione alle Regioni e alle Province autonome, per misurare il livello di raggiungimento degli obiettivi strategici. È confermato l’impegno dei Comuni e delle Regioni a cofinanziare il Sistema, almeno per il 25% del budget regionale assegnato.
Viene istituita una quota perequativa di solidarietà, strutturale e stabile, pari al 20% del totale nazionale, destinata prevalentemente alle Regioni del Mezzogiorno: più di 60 milioni di euro saranno assegnati annualmente in aggiunta alle Regioni che hanno una copertura di servizi educativi (ad esempio asili nido), rispetto alla popolazione residente da zero a tre anni, inferiore alla media nazionale.
L’intesa prevede direttive nazionali per il raggiungimento di obiettivi strategici coerenti con le Linee pedagogiche per il Sistema 0-6. Saranno predeterminate, a livello nazionale, quote di risorse che Regioni e Province autonome dovranno programmare da destinare alla formazione e al coordinamento pedagogico territoriale (oltre 15 milioni di euro annuali, il 5% del contributo statale di norma destinato a questo scopo da ogni Regione e Provincia autonoma) e alle sezioni primavera e ai Poli per l’infanzia (di norma, il 5% delle risorse del contributo statale nelle Regioni e nelle Province autonome con una copertura dei servizi educativi per l’infanzia, rispetto alla popolazione residente da zero a tre anni, inferiore alla media nazionale).
Viene garantita una governance partecipata con i territori. Infatti, dopo la campagna di consultazione sulle Linee guida pedagogiche, con il Piano pluriennale per il Sistema integrato 0-6 vengono istituiti tavoli interistituzionali, indetti dagli Uffici Scolastici Regionali, con la partecipazione di Regioni e ANCI. Inoltre, in accordo con gli Enti locali, verrà realizzato un sistema informativo nazionale, già finanziato dal Ministero dell’Istruzione per 1,5 milioni di euro.
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