Ormai non ci sono dubbi: il Governo ha deciso che per riformare il sistema scolastico bisogna procedere con decisione e senza troppi riguardi.
C’è infatti un nuovo decreto legge che riguarda la scuola; questa volta, però, il provvedimento è stato approvato un po’ alla chetichella e senza annunci mediatici. D’altronde il decreto reca un titolo che non fa certamente pensare a disposizioni sul sistema scolastico: “Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali”. Il decreto porta il numero 154 ed è stato approvato il 3 ottobre dal Consiglio dei Ministri; l’articolo 3 riguarda espressamente la “definizione dei piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche rientranti nelle competenze delle regioni e degli enti locali” e prevede una integrazione all’articolo 64 del decreto 112 convertito in legge dal Parlamento solo due mesi fa.
Il nuovo comma 6-bis afferma che i piani di ridimensionamento delle istituzioni scolastiche “devono essere in ogni caso ultimati in tempo utile per assicurare il conseguimento degli obiettivi di razionalizzazione della rete scolastica a decorrere dall’anno scolastico 2009/2010 e comunque non oltre il 30 novembre di ogni anno”. Il tono della disposizione è piuttosto secco e perentorio: si parla persino di diffida nei confronti degli Enti inadempienti.
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