Diventa realtà la ‘Scuola Possibile’, l’istituto privato, senza banchi, voti e compiti a casa: sabato 8 aprile è previsto l’Open Day nella sede di Torino.
In questa scuola non si studiano in maniera tradizionale le discipline, come la matematica, la storia e la geografia. La didattica è finalizzata a far acquisire competenze per affrontare un mondo che cambia rapidamente, s’impara a prendersi cura dei propri sogni e a comprendere le condizioni che influenzano la felicità.
C’è un certo interesse, da parte del territorio, per questa scuola: la prima classe della primaria, per il prossimo anno scolastico, è già al completo con diciotto bambini iscritti, sei dei quali hanno ottenuto una borsa di studio. Ogni famiglia pagherà 8mila euro all’anno per la frequenza del figlio.
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Tra i responsabili della struttura c’è ottimismo sulle prossime iscrizioni: secondo la fondatrice Laura Milani, direttrice dello Iad (Istituto d’arte applicata e design), “ci sarà un’altra classe ed è possibile che ce ne sia una terza per i bambini più grandi. Il prossimo anno o tra due partirà la scuola media. Non è solo una scuola, è un nuovo metodo che mette al primo posto la felicità delle persone”, aggiunge la fondatrice.
“Si sono presentati 200 insegnanti e ne abbiamo scelti dieci. Arrivano dalla scuola pubblica e vogliono fare un’esperienza diversa“, dice il direttore Guido Icardi, esperto di metodologie didattiche innovative.
Resta da capire, quanto sarà formativa una scuola di questo genere: se la scommessa dei suoi promotori, quella di essere felici e preparati, sarà vinta.
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