Chi ha aderito allo sciopero in corrispondenza dei test Invalsi dovrebbe essere censurato. A sostenerlo è Valentina Aprea, ex sottosegretario all’Istruzione ed oggi assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, che ha in questo modo voluto commentare i disguidi, seppure limitati, che si stanno verificando in questi giorni sulle prove Invalsi.
“Le cronache di oggi sulle proteste di alcuni Istituti lombardi contro i Test Invalsi non rendono giustizia della diffusa e accettata cultura della valutazione della scuola lombarda”, ha detto Aprea.
“Ho già chiesto al direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia de Sanctis – ha continuato l’assessore – i dati comparativi, per capire la percentuale di esecuzione delle prove nei diversi gradi di scuole di quest’anno rispetto all’anno scorso, per chiedere l’eventuale adozione di tutte le conseguenti misure a tutela della valutazione”.
“Tutto questo perché, oltreché utili per il miglioramento dei sistema di istruzione e formazione lombardo, i test Invalsi sono un adempimento obbligatorio sancito dal nostro ordinamento – sostiene l’assessore regionale -, a cui non possono sottrarsi gli insegnanti e i dirigenti scolastici. Ritengo che anche quei limitati casi di ammutinamento organizzato, per boicottare la somministrazione dei test, evidenziati dalla stampa siano inopportuni e censurabili”.
Apre si rivolge quindi anche alla massima autorità in fatto di Istruzione. “Invito il ministro – continua Aprea – a condannare fermamente questa forma di boicottaggio delle prove da parte degli insegnanti e ad accelerare il completamento del sistema nazionale di valutazione, rafforzando le dotazioni umane e strumentali dell’Invalsi e favorendone la sempre maggiore autonomia e tutela”.
Resta da capire cosa intenda Aprea per “comportamento censurabile”: forse l’assessore lombardo si riferisce a qualche caso isolato di “ammutinamento” del corpo docente in occasione delle prove. Ma, a quanto ci risulta, la stragrande maggioranza dei disguidi accaduti in occasione delle prove si sono realizzati a seguito dell’adesione allo sciopero indetto dai Comitati di base proprio nei giorni delle prove. E censurare uno sciopero ci sembra, sino a prova contraria, davvero un’impresa ardua.
Secondo i più recenti dati Unicef, nel mondo 90 milioni tra ragazzi e ragazze hanno…
Sarebbero 2.406 i bambini uccisi o feriti dall'escalation della guerra in Ucraina, in circa 1.000…
Il portiere campione del mondo del 2006 Gianluigi Buffon, 46 anni, ha rilasciato un'intervista a…
Dalle ore 12 del 14 novembre, e fino al 13 dicembre saranno aperte le funzioni per la…
Stefano De Martino, 35 anni, conduttore del programma di Rai1 "Affari tuoi", sta vivendo uno…
Con decreto 231 del 15 novembre 2024 sono stati stanziati 267 milioni di euro, per…