Categorie: Alunni

Aprea a piedi uniti su chi ha boicottato i test Invalsi: va censurato

Chi ha aderito allo sciopero in corrispondenza dei test Invalsi dovrebbe essere censurato. A sostenerlo è Valentina Aprea, ex sottosegretario all’Istruzione ed oggi assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, che ha in questo modo voluto commentare i disguidi, seppure limitati, che si stanno verificando in questi giorni sulle prove Invalsi.

“Le cronache di oggi sulle proteste di alcuni Istituti lombardi contro i Test Invalsi non rendono giustizia della diffusa e accettata cultura della valutazione della scuola lombarda”, ha detto Aprea.
“Ho già chiesto al direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia de Sanctis – ha continuato l’assessore – i dati comparativi, per capire la percentuale di esecuzione delle prove nei diversi gradi di scuole di quest’anno rispetto all’anno scorso, per chiedere l’eventuale adozione di tutte le conseguenti misure a tutela della valutazione”.

“Tutto questo perché, oltreché utili per il miglioramento dei sistema di istruzione e formazione lombardo, i test Invalsi sono un adempimento obbligatorio sancito dal nostro ordinamento – sostiene l’assessore regionale -, a cui non possono sottrarsi gli insegnanti e i dirigenti scolastici. Ritengo che anche quei limitati casi di ammutinamento organizzato, per boicottare la somministrazione dei test, evidenziati dalla stampa siano inopportuni e censurabili”.

Apre si rivolge quindi anche alla massima autorità in fatto di Istruzione. “Invito il ministro – continua Aprea – a condannare fermamente questa forma di boicottaggio delle prove da parte degli insegnanti e ad accelerare il completamento del sistema nazionale di valutazione, rafforzando le dotazioni umane e strumentali dell’Invalsi e favorendone la sempre maggiore autonomia e tutela”.

Resta da capire cosa intenda Aprea per “comportamento censurabile”: forse l’assessore lombardo si riferisce a qualche caso isolato di “ammutinamento” del corpo docente in occasione delle prove. Ma, a quanto ci risulta, la stragrande maggioranza dei disguidi accaduti in occasione delle prove si sono realizzati a seguito dell’adesione allo sciopero indetto dai Comitati di base proprio nei giorni delle prove. E censurare uno sciopero ci sembra, sino a prova contraria, davvero un’impresa ardua.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024