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Aprea (FI): servono una buona bussola e una legge di bilancio che sostenga l’innovazione scolastica

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Per affrontare questa situazione ci vuole una bussola e non una mappa: con questa metafora la deputata di Forza Italia Valentina Aprea si rivolge alla ministra Azzolina per sottolineare che oggi, per affrontare i problemi della scuola, è assolutamente necessario “esplorare modelli innovativi di organizzazione degli apprendimenti e degli ambienti scolastici, finalizzati a delineare l’istruzione del terzo millennio in presenza e a distanza, facendo leva sulla rivoluzione digitale, propria del nostro tempo”.

Le mappe, spiega Aprea sono rappresentazioni statiche della realtà che, soprattutto nei momenti di grande cambiamento, non aiutano a trovare le strade giuste; la bussola, al contrario, indica delle direzioni e serve ad orientarsi.
E, secondo Aprea, in questa fase c’è assoluto bisogno di sapersi orientare e di prevedere cosa c’è nello spazio e nel tempo che fuori dalla nostra percezione immediata.

Nel concreto, allora, “è indispensabile – sostiene la deputata di Forza Italia – che il diritto all’istruzione sia assicurato pienamente a tutta la popolazione scolastica”.
Sul come muoversi e sul cosa fare, Valentina Aprea ha le sue proposte: “Sviluppo del digitale e della banda larga, Wi-fi per tutte le scuole e tutte le famiglie (si può ricorrere al credito d’imposta),  investimenti nell’edilizia scolastica per costruire 1.000 scuole innovative del primo ciclo e 1.000 campus di scuola secondaria superiore; potenziamento degli ITS attraverso 100 centri tecnologici avanzati che abbiano la funzione di Smart Academy per il Made in Italy”.

E ancora: “Occorre prevedere finanziamenti a fondo perduto per le scuole paritarie e finanziare patti educativi territoriali tra le 40.000 scuole statali e le 12.000 scuole paritarie per l’ampliamento degli spazi educativi nel rispetto del distanziamento fisico”.

E’ a proposito del sistema paritario, Aprea rilancia una proposta importante: “E’ indispensabile prevedere la deducibilità delle rette versate per alunno alle scuole paritarie dalle famiglie per un importo annuo fino ad un massimo di 5.500 euro ad alunno per garantire un reale pluralismo educativo e la libertà educativa delle famiglie”.

A proposito della didattica digitale Aprea parla di “piani di formazione iniziale ed in servizio dei docenti sull’e-learning” e di “monitoraggi quantitativi e qualitativi nelle scuole sulle modalità di DAD e didattica digitale integrata per maggiore trasparenza e per meglio orientare le decisioni politiche e allocare i finanziamenti pubblici nazionali ed europei”.

Secondo la deputata di FI è necessario che tutte queste esigenze vengano affrontare ora, con la legge di bilancio per il 2021 il cui esame inizierà proprio nei prossimi giorni alla Camera.