Aprire le scuole di pomeriggio, di sera fino a tardi, l’estate e anche nei week end, è stato il sogno di tutti i ministri: nessuno si è sottratto.
A turno, non ricordiamo un responsabile del Miur che sia stato capace di non esprimere questo desiderio.
Tutti, però, si sono dovuti piegare all’amara realtà: quella di un Paese dove i soldi per la formazione sono davvero pochi, sia rispetto al Pil sia rispetto agli altri Paesi avanzati. Infatti, in diversi istituti i dirigenti scolastici fanno già i salti mortali per trovare fondi e finanziatori per attuare quelle pratiche minime (manutenzione, materiali di facile consumo, ecc.) che si ripercuotono sulla didattica.
Figuriamoci, se in queste condizioni, è possibile pensare di aprire gli istituti in orari extra e per svolgere attività quasi sempre cosiddette “alternative”.
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Chi pagherebbe, ad esempio, il personale, ad iniziare da quello addetto all’apertura e chiusura dei locali. Per non parlare delle utenze, già da tempo nel mirino delle giunte (comunali e provinciali) per essere ridotte attraverso la richiesta sempre più pressante di eliminazione di un giorno di scuola (il sabato). Ma, soprattutto, chi terrebbe le lezioni o i progetti formativi o di intrattenimento in tutte quelle ore e giornate?
Ora, seppure in queste condizioni, ogni tanto qualcuno torna a proporre le aperture delle scuole in orari sinora non previsti. Il progetto, intendiamoci, non è sbagliato: la scuola, infatti, rappresenterebbe un buon punto di riferimento. Soprattutto in quei territori deprivati di servizi e opportunità di crescita e formative. Solo che bisogna fare i conti con la realtà….
Non la pensa, evidentemente, in questo modo il direttore de Il Mattino, Alessandro Barbano, che il 18 marzo, in occasione dell’intitolazione a Giancarlo Siani dell’aula del Consiglio regionale, ha chiesto alle istituzioni di attivarsi “affinché le scuole siano aperte anche di pomeriggio e d’estate” per creare un contesto tale da seminare fin dalla più giovane età la cultura della legalità e il contrasto alla camorra. “Spero – ha detto Barbano – di poterlo scrivere presto su Il Mattino”.
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A raccogliere la proposta è stato l’assessore regionale alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità, Lucia Fortini, che a nome della giunta si è assunta l’impegno di lavorare in questa direzione.
“Porto i saluti del presidente De Luca – ha detto Fortini – e assicuro l’impegno della giunta sul tema della legalità che deve guidare le nostre attività di governo”. Quanto al rilancio della legge regionale 39, richiamata dal presidente del Consiglio D’Amelio, Fortini ha ricordato “che ha fatto tanto nelle scuole della Campania”, aggiungendo: “Ora noi siamo chiamati a fare. Pensiamo a una programmazione complessiva sulla scuolae lavoreremo affinché gli istituti siano aperti nel pomeriggio“.
L’impegno assunto a nome dell’esecutivo è di agire in tempi molto brevi: “Contiamo di definire nell’arco di due settimane le azioni da intraprendere – ha assicurato Fortini – la legalità va vissuta quotidianamente con ‘normalità'”.
Speriamo, davvero, di essere smentiti: tra due settimane, già subito dopo Pasqua, sapremo se a Napoli e in tutta la Campania le scuole saranno aperte anche di pomeriggio e l’estate.
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