La vice ministra Anna Ascani (Pd), dopo una battaglia lunga più di un mese, è riuscita sconfiggere il Coronavirus. Ed è tornata al suo ruolo, sempre molto attivo, portando avanti anche idee in controtendenza a quello che conduce lo stesso ministero dell’Istruzione che lei stessa rappresenta.
Dapprima, la Ascani ha preso al balzo la dichiarazione della ministra Lucia Azzolina sulla possibilità che il Parlamento possa intervenire sul Decreto Scuola e aggiornare le graduatorie d’istituto, contrariamente quanto deciso con il D.L. n. 22 pubblicato in Gazzetta alcuni giorni fa.
“Sono convinta – ha detto Ascani – che, con i doverosi investimenti in termini di risorse e di impegno, si debba lavorare per riaprire le graduatorie di istituto. Gli insegnanti tutti, precari compresi, stanno dimostrando anche in queste ore di emergenza, dedizione e senso di responsabilità nei confronti della scuola e degli studenti. È importante riconoscere la loro professionalità e garantire i loro diritti”.
Da un punto di vista tecnico, la vice ministra dem sostiene che “è necessario digitalizzare e semplificare il sistema trovando un ampio accordo in Parlamento”.
“Lo dobbiamo fare – ha aggiunto in serata in un videocollegamento su facebook con il consigliere regionale toscano del Pd Antonio Mazzeo – perché era previsto nel decreto scuola e per dare risposta a centinaia di migliaia di persone che si sono formate, preparate, aggiornate e adesso hanno diritto di vedersi aggiornare i punteggi e la situazione in graduatoria o di accedervi per la prima volta”.
Nella stessa giornata, la stessa vice ministra è tornata a parlare anche della maturità 2020. Esprimendo una soluzione alternativa a quanto stabilito anche su questo fronte nel decreto scuola.
“Nel caso che non si riuscisse a riaprire la scuola il 13 maggio, la maturità – ha detto sempre nel collegamento su fb – sarà condensata in un solo esame orale ma questo orale va fatto, secondo me, in presenza dello studente, con tutte le condizioni di sicurezza”.
Secondo Ascani, la prova in presenza “è importante per il valore che ha la prova dell’esame di maturità, e che ognuno si porta dietro per tutta la vita. Poi vediamo cosa si potrà fare in base a quello che ci dicono gli scienziati. Mi auguro che da qui a fine giugno si possa fare la maturità in presenza”.
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