Lettera aperta al ministro Giannini
Lo studio delle lingue è una priorità per il futuro delle ragazze e dei ragazzi. La scuola italiana ha la grande possibilità di formare i giovani aprendosi alle lingue del futuro, l’arabo, che sarà la lingua prevalente del Mediterraneo e che a breve avrà una diffusione enorme anche in Europa, dove già la parlano oltre quaranta milioni di persone, in prevalenza cittadini europei figli di seconda generazione degli immigrati, il cinese, la vera lingua capace di costruire una relazione diretta con la prima potenza economica del pianeta, come tutti i dati statistici confermano, il russo, fondamentale per relazionarsi con la seconda nazione per importanza tra i paesi emergenti dopo la Cina tra i BRICS.
Come Sisa già in passato abbiamo lanciato appelli perché lo studio delle lingue non si riducesse a quello di una sola lingua, rendendoci vittime di una subalternità anglofila volta a inseguire i deprecabili e fallimentari modelli culturali e socio-economici a stelle e strisce. La scuola italiana ha infatti penalizzato la conoscenza di lingua e cultura francese, spagnola e tedesca e ora rischia, in modo ancor più grave, di penalizzare i nostri studenti privandoli di quanto necessario per essere cittadini di un nuovo secolo, il presente, senza rimanere impigliati nelle logiche stantie del secolo precedente.
A tal fine come Sisa chiediamo che venga avviato dal Miur un piano pluriennale che abbia come obiettivo quello di garantire entro un quinquennio l’avvio in almeno il 25% delle scuole superiori italiane lo studio delle lingue araba, cinese e russa.
Come l’Associazione “DALiCO” dei docenti abilitati di lingue e civiltà orientali dimostra, già esiste un nucleo di professori che possono aprire la strada di un cammino che è il solo possibile per una scuola non ripiegata verso il passato, ma capace di comprendere con il necessario anticipo il futuro.
Come SISA ci impegnano a sostenere questa fondamentale trasformazione della scuola italiana, mossi anche dalla ferma convinzione che lo studio delle lingue e delle culture araba, cinese e russa permetteranno di vincere stereotipi e consolidate ignoranze, costruendo quella conoscenza indispensabile per costruire un mondo di pace e rispettoso di ciascuno.
Al tal proposito siamo decisi, in collaborazione con “DALiCO” a promuovere pubblici incontri e dibatti volti a sostenere la rilevante importanza della nostra proposta.
Siamo certi che tale strada sia la sola per porre la scuola italiana all’avanguardia dentro la sfida dei tempi presenti.
Salutiamo cordialmente, auguriamo buon lavoro e restiamo in attesa di un cortese riscontro.
Dal 12 novembre scorso sono aperre le iscrizioni alle Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti per l’anno…
La Federazione Gilda Unams, come riporta un comunicato, non ha sottoscritto la preintesa sull’integrazione ai…
Una questione contorta: uno studente dalla brillante carriera scolastica non è stato ammesso alla maturità…
Da qualche giorno è stato dato ufficialmente il via al secondo concorso Pnrr per diventare insegnante…
Riccardo aveva solo otto anni, metà dei quali trascorsi a combattere contro un tumore alla…
Come insegnano i docenti più giovani oggigiorno? Quali differenze con i colleghi più grandi? A…