Quello dell’arbitro è un ruolo tipicamente maschile. Le donne è meglio che rimangano a casa dietro ai fornelli, piuttosto che tentare carriere sportive improbabili. Un commento del genere, fortemente sessista, sembra essere d’altri tempi. Invece è stato espresso qualche giorno fa. A lasciare a bocca aperta, però, è che a pensarla in quel modo non è una persona qualsiasi, ma un dirigente scolastico, che ha pensato bene di farlo sapere a tutti attraverso un post sui social media.
“Sì vabbè… però oggettivamente se fosse stata in cucina a preparare tagliatelle (cosa degnissima, che con ogni probabilità non sa fare), non si sarebbe fatta male tesoro“: le parole sono state espresse del liceo Vieusseux di Imperia a commento dell’episodio di cronaca sportiva che un paio di settimane fa ha visto coinvolta un’assistente di linea, Guadalupe Porras, impegnata nella partita Betis – Athletic Bilbao. L’ufficiale di gara stava correndo quando ha colpito un cameraman rimediando gravi ferite ed escoriazioni al volto.
Nell’occasione, l’arbitro Fernández ha anche ammonito il cameraman, poiché si sarebbe avvicinato troppo all’azione di gioco, continuando anche a riprendere la scena dopo l’incidente, come se non fosse accaduto nulla.
Contro il post del dirigente scolastico si sono scagliati in tanti. Anche gli studenti del liceo Viesseux che, scrive l’Ansa, “come protesta verso le parole allucinanti del preside” hanno deciso per un corteo pacifico che partirà” lunedì 11 marzo “da davanti alla scuola alle ore 7 e 50 e proseguirà prima sotto il provveditorato e poi davanti al Comune”.
Gli studenti vorrebbero che il loro preside se ne vada o che si dimetta: “le sue parole non possono e non devono passare in sordina”.
La consigliera regionale di parità Laura Amoretti, intanto, in un lungo documento, a lettere maiuscole, ha questo al preside “di porgere esplicite e formali scuse” a “tutte le ragazze iscritte al Liceo Vieusseux, e alle loro e ai loro insegnanti, che con capacità e competenza sanno dare vita alla cultura per la parità di genere”.
“Chieda scusa a loro e a tutte le donne che ogni giorno rivendicano il valore delle proprie capacità e competenze” scrive Amoretti, ricordando “con tristezza” il dirigente scolastico seduto un paio di giorni fa, venerdì 8 marzo, in prima fila in qualità di preside per assistere all’evento ‘Pillole di Emancipazione: parole e musica’. “Argomenti – conclude Amoretti – trattati proprio dai suoi studenti”.
Un evento, ha continuato la consigliera “sull’emancipazione femminile dal mondo classico ad oggi e nella canzone italiana; argomenti trattati proprio dai suoi studenti, le ragazze e i ragazzi del liceo Vieusseux. Leggo e rileggo allibita, perché quello stesso dirigente scolastico, oggi protagonista negativo sui social”.
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