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“Arca di Pace”: quando la scuola oltrepassa i confini

La pace tra nazioni si realizza quando entra a far parte della cultura e dei valori dei popoli. E la scuola può fare tanto in questa direzione superando confini e posizioni che sembrano invalicabili. Lo sanno bene i realizzatori del progetto “Arca di Pace”, presentato a Roma il 22 febbraio presso la Provincia capitolina: l’iniziativa si basa sull’adesione di tre istituti primari appartenenti ad altrettante nazioni lontane per distanza ma anche per cultura (Cuba, Iraq e Italia). Si tratta della scuola Rolando Valdivia S.Cruz del Norte (l’Avana), la Ahmed Saleh di Bassora, situata a duecento chilometri a sud dalla più nota Nassiriya, e dell’istituto comprensivo statale di Arsoli, della provincia di Roma.
Il programma del progetto si articolerà sui temi della politica internazionale e sui diritti universali, sulle grandi questioni globali con lo scopo di sviluppare tra i ragazzi la conoscenza e il desiderio di una convivenza pacifica tra i popoli contro la disuguaglianza e l’emarginazione. “E’ un’iniziativa molto significativa sia da un punto di vista politico-istituzionale che da un punto di vista umano e formativo – ha spiegato Vincenzo Vita, assessore provinciale alla Cultura capitolina che ha fatto gli onori da casa ospitando la presentazione dell’iniziativa all’interno della sala della Pace – perché volta a diffondere la cultura della Pace. Vogliamo aiutare i ragazzi a sviluppare un dialogo pacifista, interreligioso e tra le diversità e speriamo che questo progetto pilota sia presto un modello da imitare e da riproporre”.

Il progetto, ideato dalla Comunità montana dell’Aniene, prevede la costituzione di un Tavolo di coordinamento tra diversi Enti e Istituzioni e tra questi anche il centro documentazione della Lega araba. L’attività didattica sarà monitorata da una equipe di psicologi e assistenti sociali del Distretto sociosanitario romano G4 e dalla Terza università di Roma.

Alessandro Giuliani

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