Ridare adeguata autorevolezza alla figura del docente istituendo una specifica area di contrattazione: uno dei “cavalli di battaglia” della Gilda è stato riproposto il 5 ottobre, in occasione della Giornata mondiale dell’insegnante, durante l’annunciato convegno a Roma presso il Centro Congressi Cavour.
La novità è che stavolta la volontà del sindacato autonomo di sganciare il personale docente da quello amministrativo, tecnico ed ausiliario ha trovato consensi in diversi membri della commissione Istruzione di Palazzo Madama. E siccome le proposte di legge vengono discusse in Parlamento (guarda caso proprio nelle commissioni di competenza del Senato), le chance che il ddl possa andare in porto si sono sensibilmente elevate.
Durante la giornata l’apprezzamento per la proposta della Gilda è giunta dal senatore Franco Asciutti (Pdl), che ha parlato di iniziativa “importante non solo per ridare forza alla categoria, ma anche per restituirle quella dignità che un tempo aveva”. L’ok è giunto anche da parte del senatore Giuseppe Valditara (Fli-Terzo Polo): “è un’iniziativa che mi trova d’accordo e che fa già parte di una mia proposta di legge”. Dello stesso parere il senatore Antonio Rusconi (Pd), per il quale la “proposta può essere un incentivo per un patto di legislatura sul tema”.
Nella seconda parte della giornata, una serie di esperti di scuola e diritto hanno affrontato il tema della costituzione di un Consiglio superiore della docenza, quale organo di garanzia e rappresentanza della professione. “Su tale questione – ha concluso il coordinatore Rino Di Meglio – il dibattito rimane aperto. Quello che conta adesso, dopo aver incassato il consenso sulla necessità di istituire un comparto a se stante per la contrattazione dei docenti, è far sì che alle parole seguano i fatti”.