In vista delle continue azioni ostili svoltesi presso scuole e luoghi pubblici, in cui un cittadino locale apre il fuoco o si scaglia contro integerrimi cittadini in transito, occorre di certo considerarne le cause, l’assetto precostituito e le dinamiche che portano ad un utilizzo libero delle armi in un paese la cui sicurezza, a quanto pare, è vincolata a retoriche arcaiche di mera giustizia privata. La scuola e la formazione, come di consueto, hanno l’onere e l’onore di formare cittadini responsabili, magari anche educandoli al contatto con le armi ed al loro utilizzo con essenziali ed obbligati fini di difesa personale in caso di aggressione: negli USA, al momento, non esistono patenti, obblighi e vincoli corrispondenti al porto d’armi europeo o italiano. Il fatto di poter acquistare le armi senza garantire un utilizzo sano e responsabile genera spesso panico e confusione: gli organi di polizia e sicurezza nazionale vedono il proprio mestiere – o missione – inquinata da continue norme relative, nel Texas in particolare, ad una liberalizzazione di armi, anche offensive.
L’evento tragico svoltosi martedì 24 maggio ha richiamato l’attenzione di tutte le parti politiche circa il tema della circolazione delle armi con fini difensivi. Impegnandosi a mantenere il Texas un “bastione della libertà”, il governatore Greg Abbott nel giugno 2021 ha sottoscritto e approvato sette emendamenti, uno dei quali di fatto consente ai cittadini dello stato di portare legalmente con sé pistole senza licenza. “Il Texas sarà sempre il leader nella difesa del Secondo Emendamento, motivo per cui abbiamo costruito una barriera attorno ai diritti sulle armi in questa sessione”, ha dichiarato ai microfoni di NBC News Abbott in quella sede, affiancato dai rappresentanti della National Rifle Association. Una delle norme approvate lo scorso anno autorizza il cosiddetto trasporto costituzionale, il che indica che i texani rispettosi della legge, di età pari o superiore a 21 anni, non hanno più bisogno di una licenza per portare una pistola nei luoghi pubblici. La legge è entrata in vigore il 1° settembre 2021. Un altro nuovo emendamento ha reso il Texas uno “Stato Modello del Secondo Emendamento” contro le nuove normative federali sul controllo delle armi. Altre leggi, ad esempio, rendevano legale per gli ospiti di alberghi o pensioni di tenere con sé le armi da fuoco nelle rispettive sistemazioni.
È molto più probabile che gli insegnanti statunitensi vedano le restrizioni sul possesso di armi come il modo migliore per prevenire sparatorie nelle scuole rispetto a qualsiasi altro approccio. Al quesito in forma aperta relativo a cosa si potrebbe fare per prevenire le sparatorie nelle scuole statunitensi, il 33% menziona leggi più severe sulle armi, il 22% sostiene l’introduzione di un divieto di armi d’assalto o altri tipi di armi e il 10% afferma controlli più severi sui precedenti sull’acquisto. Circa un insegnante su cinque ha fatto richiesta per migliori finanziamenti per i servizi di salute mentale e un altro 6% afferma di rendere disponibili più risorse per la salute mentale nelle scuole. Il 15 % vede il miglioramento della sicurezza scolastica come il modo migliore per prevenire le sparatorie o altre azioni ostili in luoghi pubblici. Oltre ai suggerimenti relativi alle norme attuali relative alle armi, alle politiche per la salute mentale e alla sicurezza scolastica, le altre soluzioni offerte dagli insegnanti si sono concentrate sull’affrontare problemi sociali più ampi come la scarsa genitorialità, la mancanza di disciplina e moralità, nonché l’esposizione ai media violenti. Il 4 % degli insegnanti afferma che non è possibile agire in alcun modo per prevenire le sparatorie nelle scuole.
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