Tre maestre d’asilo sono state arrestate dalla polizia, a Vercelli, accusate di maltrattamenti nei confronti di bambini fra i tre e i cinque anni.
Le tre maestre, dai rilievi della magistratura, avevano generato uno stato di terrore all’interno delle classi con urla terrificanti, punizioni spropositate ed umiliazioni di vario genere.
A dare il via all’inchiesta, in maggio, è stata la denuncia della mamma di un bambino che frequentava un altra classe rispetto a quella dove sono avvenute le violenze: la donna, che era andata a prendere suo figlio, ha visto una delle maestre poi arrestate afferrare per i capelli un bambino “colpevole” di essere uscito dalla fila.
Le telecamere installate nella scuola, su autorizzazione della procura, hanno riscontrato 52 episodi di maltrattamenti. Le maestre si trovano ora ai domiciliari.
A supporto del quadro probatorio sono state ascoltate anche alcune maestre, genitori e figli che, nel frattempo, avevano lasciato la scuola dei maltrattamenti.
Nei prossimi giorni le tre maestre arrestate verranno interrogate dal giudice per le indagini preliminari. A breve saranno anche convocati in Questura i genitori delle vittime principali per poterli ascoltare insieme con i loro bambini.
“Ti faccio girare la testa al contrario”, “ti faccio cadere tutti i denti”, sono alcune delle minacce registrate dalle telecamere che hanno ripreso i maltrattamenti. “Spero che ti cada la mano”, dice una insegnante ad un bambino che aveva provato a ribellarsi all’ennesima sberla. Le maestre parlano anche tra loro dei maltrattamenti sui bambini. “Indovina a chi ho suonato oggi la bottiglia sulla testa?”, dice una maestra all’altra davanti ai bambini, a loro volta istigati in alcuni casi alla violenza. “Dagli una sberla, ti autorizzo io. Dagliela secca”, dice una maestra ad un bambino durante il pasto in mensa.
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