Ci sono aggiornamenti sul caso degli stupri reiterati Caivano, al Parco Verde, ai danni di due cuginette, in una situazione di profondo degrado. Come riporta Il Corriere della Sera, la scorsa notte i carabinieri hanno arrestato 7 minorenni e di due maggiorenni.
Sono stati accertati 6-7 episodi, almeno, di violenza sessuale. “Oggi è un giorno importante perché dal punto di vista repressivo si è data una svolta ad una vicenda dolorosissima”, ha aggiunto il prefetto Agricola. Il prefetto ha invece parlato degli arresti come di un “segnale importantissimo” aggiungendo che adesso “l’attenzione non cesserà”.
Tre dei ragazzi raggiunti dalle misure hanno 14 anni, uno 15 e due 16 anni. Il settimo indagato ha compiuto 18 anni dopo i fatti contestati e per questo, se dovesse andare a giudizio, dovrà comunque comparire davanti a un giudice del tribunale per i minorenni.
Ad individuarli sono stati i racconti delle due vittime dello stupro di gruppo, assistite dagli psicologi, e un’indagine capillare dei carabinieri con un primo fermo che ha riguardato un diciannovenne, e approfondimenti forensi sui cellulari di otto minorenni.
Gli avvocati, nel definire il contesto un “sistema infernale e criminale delle periferie dove ora le luci non vanno più spente”, auspicano che vengano “ricongiunti al più presto bambine e genitori in un ambiente sano lontano da Caivano” e che vengano messe in atto tutte le misure necessarie “a prevenire altri orrori e tutelare tutti i bambini”.
Lo scorso 16 settembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n.123 (cosiddetto “Decreto Caivano”) del 15 settembre, che contiene misure urgenti di contrasto al disagio giovanile e approvato durante il Consiglio dei Ministri del 7 settembre. Decreto che, ricordiamo, dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni (metà novembre) e nel frattempo potrà subire delle modifiche.
Sono tre gli articoli che riguardano l’istruzione, il 10, l’11 e il 12.
Sul “Decreto Caivano” sono arrivate molte prese di posizione niente affatto tenere nei confronti del Governo.
“Nel provvedimento – sottolinea Flc-Cgil – non vi sono particolari novità rispetto alle bozze circolate nei giorni scorsi. È finalmente chiaro il quadro delle risorse impegnate e delle relative coperture. In questo ambito le norme sono persino peggiori delle previsioni”.
“Nessuna risorsa aggiuntiva – aggiunge il sindacato di Gianna Fracassi – ma solamente spostamenti di risorse già esistenti. Odioso il taglio del 50% del fondo per l’avvio dell’anno scolastico nelle zone alluvionate. Intervento a gamba tesa sulla mobilità del personale. Stretta su obbligo scolastico e assegno di inclusione”.
Sul taglio dei fondi per le zone alluvionate è intervenuta anche la senatrice del M5S Barbara Floridia alla quale però ha già risposto il Ministro osservando che di fatto i soldi spostati riguardano una quota di fondi che non sono stati spesi perché erano scaduti i termini utili per il loro impiego.
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