Durante una lezione in un liceo classico di Savona, la scorsa settimana, una ragazza del quarto anno è stata colpita da un arresto cardiaco. Fortunatamente, il suo compagno di banco, insieme ad un docente, è intervenuto prontamente praticandole il massaggio cardiaco e utilizzando il defibrillatore, in attesa dell’arrivo del personale del 118.
All’arrivo dei soccorritori, la ragazza, che nel frattempo si era già ripresa, è stata trasportata all’ospedale e ora è fuori pericolo. Lo riporta La Repubblica.
Il ragazzo che le ha salvato la vita aveva frequentato negli anni precedenti un corso di rianimazione organizzato dalla famiglia di Renzino Astengo, un bambino savonese scomparso improvvisamente nel 2009 a causa di un problema cardiaco. La famiglia Astengo aveva promosso questo corso nelle scuole della zona per ricordare il figlio e diffondere la conoscenza delle tecniche di rianimazione.
Vale la pena ricordare che nel 2021 l’Italia si è dotata di una legge, tra le più avanzate in Europa, che disciplina i principali aspetti della rianimazione: dall’obbligo della presenza di defibrillatori in ambienti pubblici e di formazione. I numeri sono indicativi, purtroppo: ogni anno in Europa si registrano circa 400 mila arresti cardiaci, 60 mila casi in 365 giorni solo in Italia, in media oltre 160 al giorno.
Solo nel 58% dei casi improvvisi, chi assiste la persona colpita da arresto cardiaco interviene con le manovre salvavita, come il massaggio cardiaco e le ventilazioni, e in una percentuale ancora più esigua – solo nel 28% dei casi – con il defibrillatore. Quello che in tanti vorrebbero in tutte le scuole.
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