Categorie: Attualità

Arriva E-Rob, il robot che aiuta l’apprendimento e lo sviluppo cognitivo degli alunni

Si chiama E-Rob ed è un’applicazione di robotica educativa programmabile direttamente dagli alunni, dalla primaria alle superiori, che introduce al linguaggio computazionale.

Il progetto, messo a punto dall’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa) e finanziato da Fondazione Telecom Italia, ha come principali obiettivi l’utilizzo delle nuove tecnologie e la robotica come mezzi efficaci per potenziare l’apprendimento scolastico e lo sviluppo cognitivo-relazionale nella scuola primaria (ma anche nella secondaria) e lo sviluppo della didattica. Anche quella inclusiva, che riguarda i bambini con disagio e disabilità.

Altro obiettivo importante del piano è stata la dimostrazione del valore e il ruolo educativo della robotica e dell’e-learning.

Il progetto realizzato nei laboratori di tecnologie Robotiche e Biomeccatroniche in Riabilitazione diretto dal professor Giovanni Cioni, Direttore Scientifico dell’ IRCCS Fondazione Stella Maris in collaborazione con gruppo di ricerca di robotica educativa dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna, diretto dal Prof. Paolo Dario, per l’adattamento dei robot alle esigenze dei bambini e il Comune di Pisa che ne ha seguito tutto il percorso  attraverso il settore delle politiche educative scolastiche.

E-Rob è stato utilizzato nelle attività didattiche delle classi prime e seconde delle scuole primarie su 200 bambini con sviluppo tipico e 20 con disabilità/BES, con attività a complessità crescente per promuovere l’attenzione, la pianificazione di compiti, il ragionamento logico e induttivo e le abilità relazionali.

“In generale abbiamo notato” – ha spiegato la dottoressa Giuseppina Sgandurra,neuropsichiatra infantile della Fondazione Stella Maris – “come questi interventi possano migliorare le competenze superiori alla base dell’apprendimento e quindi necessarie per la scrittura e la lettura. Se nei bambini tipici tale attività può essere considerata un allenamento per apprendere meglio, nei bambini con varie forme di disabilità/BES (dai disturbi specifici di apprendimento alle paralisi cerebrali infantili), l’utilizzo della robotica in classe può migliorare l’inclusione sociale, oltre ad offrire benefici in termini di apprendimento complessivo”.

Tim dedicata molte attività alla robotica, IlJont Open Lab (JOL) Crab, è uno degli otto laboratori tematici che vivono all’interno di importanti università che si occupa esclusivamente di  sviluppare prototipi e concept di servizio in cui i robot interagiscono con la rete da un lato (Cloud Computing) e l’essere umano dall’altro.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale unita alla robotica vista l’esperienza positiva di E-Rob e di altri esperimenti può diventare una metodologia di apprendimento diffusa a livello nazionale.

Secondo la dottoressa Sgandurra, queste applicazioni permettonodi selezionare quali processi attivare al fine di mettere in atto comportamenti coerenti diretti verso uno scopo specifico, come ad esempio la pianificazione di un compito e l’ inibizione di una risposta automatica, la memoria di lavoro e la flessibilità cognitiva, sugli aspetti socio-relazionali, come ad esempio il lavoro di gruppo e la regolazione emotiva e comportamentale.

Sfruttando l’adattabilità delle piattaforme tecnologiche di facilitare l’inclusione dei bambini con bisogni educativi speciali (BES) o disabilità nei programmi di apprendimento, si riesce a promuovere l’uso della tecnologia in maniera consapevole valorizzandone il ruolo formativo nel processo educativo anche come supporto alle situazioni di disagio, inoltre sfruttando un sistema di e-learning, l’approccio metodologico riesce a raggiungere un numero ampio di beneficiari.

Il robot E-Rob è stato già sperimentato da alcuni istituti, uno dei quali in Toscana: dai primi riscontri, i risultati non stanno tradendo le attese, con gli alunni fortemente attratti e coinvolti.

 

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Dino Galuppi

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