A poche settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico partono come da sempre le segnalazioni di rincari generalizzati per le famiglie che hanno figli a scuola. Il Codacons ha valutato un aumento del corredo scolastico attorno al 3,5%, mentre per l’ acquisto dei libri il costo sale del 5%.
L’Associazione ha infatti spiegato: “Anche se l’aumento del 5% si riferisce non al prezzo di copertina del singolo libro ma all’aumento di spesa di una famiglia che comprende i libri obbligatori, quelli consigliati (che dovrebbero essere senza vincolo di acquisto, ma che poi facoltativi non lo sono affatto) e i vocabolari si tratta comunque di una variazione superiore a 3 volte quella prevista dal ministero”.
Secondo Codacons, il vero problema tuttavia “è il rischio stangata atteso a partire dal 1° settembre, dato che hanno pensato bene, con la legge n. 221/2012, di eliminare l’unica cosa positiva di questi ultimi anni: l’articolo 5 del decreto-legge n. 137/2008 che obbligava le scuole ad adottare solo libri per i quali gli editori si erano impegnati a mantenere invariato il contenuto per un quinquennio”.
Lanciano l’allarme anche Adusbef e Federconsumatori.
La spesa per il corredo scolastico (più i ricambi) passerà da 488 euro dello scorso anno ai 499,50 di quest’anno, con un rincaro del +2,4%; ad aumentare in misura maggiore sono soprattutto i prezzi di zaini, astucci pieni, borse a tracolla: uno zaino trolley di marca passa, ad esempio, dai 60,90 euro al supermercato nel 2012 ai 63,50 quest’anno in analogo punto vendita (+4%); un astuccio cartoni pieno dai 29 euro del 2012 in cartoleria a 29,90; da 48 euro a 49,50 l’aumento di prezzo per una tracolla di marca. Rimangono, invece, pressoché invariati i prezzi di matite, quadernoni e quaderni. Naturalmente la voce che pesa maggiormente sul budget per la scuola è quella relativa ai libri di testo. Quest’anno mediamente per i libri + 2 dizionari si spenderanno 521,00 per ogni ragazzo, il +2,8% rispetto allo scorso anno.
La ministra Carrozza ha comunque assicurato: “C’è una direttiva precisa del Ministero. Noi non abbiamo aumentato i prezzi. Faremo le verifiche”