Con la sottoscrizione del contratto integrativo nazionale avvenuta il 23 settembre scorso, si conclude un’altra fase importante della vicenda contrattuale di 10mila dirigenti scolastici.
A questo punto potranno essere firmati anche i Contratti Regionali Integrativi che consentiranno il completo adeguamento degli stipendi dei capi di istituto ai criteri e ai parametri indicati nel contratto nazionale.
Per intanto il MIUR ha già emanato la C.M. n. 99 che contiene i modelli di decreto di inquadramento individuale che le Direzione provinciali del Tesoro dovranno utilizzare per determinare le nuove posizioni stipendiali di ciascun dirigente.
A conti fatti con questo ulteriore passaggio gli stipendi aumenteranno di altre 150-200 euro mensili e consentiranno ai capi di istituto di mettere insieme un arretrato di almeno 2000-2500 euro.
Ma da cosa derivano questi soldi?
Per gli anni scolastici 1999-2000 e 2000-2001 va calcolato un un importo annuo di 516,46 derivante dalla mancata distribuzione delle risorse legate alla valutazione.
Poi ci sono il "premio di risultato" del 2001-2002 in misura uguale per tutti (mediamente 826,33 euro) e altri 1.549,37 euro annui pro capite con decorrenza 01/01/2002 che andranno ad aggiungersi agli importi già corrisposti a titolo di indennità di direzione.
E per il 2002 non va dimenticata la somma di altri 258,23 euro dovuta alla mancata stipula dell’assicurazione
Infine ci sono alcune altre somme più difficilmente quantificabili (diverse peraltro da regione a regione) legate ai risparmi conseguenti ai pensionamenti.
Nel concreto è prevedibile che entro la fine del 2002 i 10mila dirigenti scolastici abbiano stipendi aggiornati e arretrati liquidati per intero.
Stando alle notizie provenienti dalle diverse sigle sindacali, questo obiettivo dovrebbe essere facilmente raggiunto dal momento che i contratti integrativi regionali sono quasi tutti in dirittura d’arrivo.
C’è però un punto interrogativo: il cambio di guardia presso le direzioni scolastiche regionali potrebbe rallentare l’operazione e far slittare le firme di qualche settimana.
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