Si chiama Youssef Sbai, ha 56 anni ed ex vice presidente nazionale dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche in Italia, di cui è stato cofondatore.
È lui il primo docente di fede musulmana ad entrare nelle scuole italiane di Polizia Penitenziaria, per iniziativa del ministero della Giustizia.
Insegnerà islamologia al personale di polizia penitenziaria affinché gli agenti possano imparare a riconoscere tra i detenuti atteggiamenti di radicalizzazione, proselitismo alla violenza e cultura dell’odio occidentale.
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L’obiettivo, scrive l’Ansa, è anche quello di permettere ai detenuti di esercitare liberamente la propria religione in carcere, senza però strumentalizzarla a proprio favore.
“I detenuti spesso usano la scusa della preghiera per sottrarsi ai loro compiti o doveri – spiega ad esempio Sbai – per questo insegnerò ai secondini i reali diritti di un fedele e alcuni segnali, o campanelli d’allarme per la radicalizzazione e la cultura dell’odio occidentale”.
Originario del Marocco, musulmano sunnita, Sbai è in Italia da 34 anni e oggi vive a Massa Carrara, imprenditore del settore lapideo e Imam della comunità islamica del territorio.
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