«La criticità fondamentale nel percorso di medicina è che procede per progressive restrizioni: l’accesso alla facoltà, poi l’accesso dei laureati alle scuole di specializzazione», ha spiegato il ministro in audizione alla commissione Istruzione di Palazzo Madama, dove ha ribadito l’intenzione di migliorare le attuali modalità di accesso degli studenti alla facoltà di medicina, modalità che oggi la lasciano «perplessa».
La commissione è stata istituita il 9 aprile e proprio ieri si è riunita per mettere a punto i primi dossier:dalla revisione dei quiz al punteggio fino alla quota riservata agli stranieri. La commissione si riunirà il 6 maggio e dovrebbe lavorare con tempi serrati.
Due le novità annunciate da Giannini relative alle prove di ammissione al numero chiuso: un test autovalutativo del ministero che non avrà alcun valore di punteggio, ma che avrà un valore di autovalutazione per una scelta più consapevole al momento dell’iscrizione a Medicina.
L’altro intervento è quello di «aver già sollecitato le università che nella loro autonomia possono farsi carico di corsi di preparazione e di introduzione ai test».
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