Per la formazione in servizio viene previsto per la prima volta uno stanziamento strutturale: 40 milioni di euro all’anno . Nello stesso comunicato si dice che arriverà la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti, un voucher di 500 euro all’anno da utilizzare per l’aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di appositi strumenti didattici o culturali.
Pertanto la Carta elettronicapotrà essere utilizzata per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di natura didattico-scientifica, di pubblicazioni e di riviste riferite alle materie di insegnamento e comunque utili all’aggiornamento professionale, per l’acquisto di hardware e software, per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali, nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione”.
Si ricorda che nel 2008 venne presentato uno strumento digitale analogo: la social card del Governo Berlusconi. In altre parole una carta acquisti introdotta per sostenere le famiglie e le persone anziane nella spesa alimentare e per le bollette di luce e gas. Nel 2008 molte social card si rivelarono prive di denaro, speriamo che la stessa cosa non accada alla Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti.