Le buone maniere rimangono un valore essenziale: così un preside di liceo di Empoli ha provato a resuscitare “il classico ma non desueto ‘buongiono'”.
Per farlo, ha pubblicato una circolare finalizzata proprio ad invitare gli studenti a salutarsi e a salutare professori e personale dell’istituto.
“A scuola non si insegnano soltanto materie culturali – ha spiegato – ma anche l’educazione”. Autore della ‘circolare del bon ton’ è il preside del liceo scientifico Pontormo di Empoli, Tommaso Bertelli. L’istituto raccoglie tre indirizzi di liceo e ha 1675 iscritti.
Il dirigente è stato intervistato dalle edizioni locali di alcuni quotidiani, che hanno riportato la notizia della circolare. Il preside del Pontormo non è un antimodernista, non ce l’ha con i social network o con i telefonini: “Penso soltanto che i ragazzi non salutino per distrazione o per pigrizia o perché non glielo hanno mai fatto notare”.
Il ds ai cronisti ha detto: “penso che il compito di insegnare debba riguardare anche le piccole cose di tutti i giorni: per esempio i comportamenti che si tengono in classe e fuori, il rispetto per gli altri e la gentilezza. Nella circolare non ho scritto ‘dovete salutare’, ma ‘sarebbe auspicabile dire buongiorno'”.
E i docenti? Gli avrebbero dato ragione: “Mi hanno detto bravo”. E lo stesso vale per gli studenti: “i ragazzi salutano – ha risposto – e, come ho scritto, un saluto non ha un costo economico e non richiede un dispendio di energia, è semplicemente un bel modo di cominciare la giornata”.
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