Il Governo Renzi annuncia sgravi fiscali per le aziende, in modo da consentire a tutti i giovani che escono dalla scuola di trovare un’opportunità lavorativa entro i successivi quattro mesi. L’importante iniziativa, denominata ‘garanzia giovani’ e già contenuta nel ‘Jobs act’, è agganciata ad un programma europeo che consentirà anche di far rientrare nel mondo del lavoro i giovani che hanno perso un’occupazione.
L’annuncio dell’iniziativa governativa è arrivato, attraverso un’intervista pubblicata il 1°marzo su Repubblica, direttamente dal nuovo ministro del Lavoro Giuliano Poletti: secondo il responsabile del dicastero che tutela l’occupazione in Italia, occorre riflettere sul fallimento delle politiche di austerity e sulla necessità di aprire ”un nuovo ciclo”, ”riducendo le tasse per liberare risorse per il lavoro”.
Il ministro ricorda che il progetto è parte del Jobs act: ”il primo capitolo sarà la cosiddetta ‘garanzia giovani’, un programma europeo per consentire a tutti i giovani che escono dalla scuola o perdono il lavoro di trovare un’opportunità entro i successivi quattro mesi. E’ il primo elemento per promuovere opportunità di impiego”.
”Il meccanismo – continua il ministro – sarà lo stesso del più generale per il lavoro: a ciascuna persona, giovane, adulta o anche anziana va offerta un’opportunità di impiego”. Poletti annuncia anche la volontà di avviare ”un confronto informale con sindacati e imprenditori”.
E, sul pensiero del premier Matteo Renzi, che nella prefazione di un libro aveva scritto che il sindacato che dovrebbe essere più ascoltato è ‘quello che non c’è’, sottolinea: ”Capisco Renzi perché c’è una parte della società che fa fatica a trovare una voce che la rappresenti. La crisi della rappresentanza riguarda tutti, la politica e il sociale”.
Il ministro del Lavoro sostiene, infine, che i provvedimenti a sostegno del mercato lavorativo non bastino: occorrono anche imprenditori in grado di valorizzarli. ”È vero che sono le imprese a creare lavoro ma serve pure un contesto favorevole. Ci vogliono buoni imprenditori e penso anche che gli utili reinvestiti nell’azienda in innovazione del processo e del prodotto vadano accompagnati dal pubblico”, ha concluso Poletti.