Spesso curiosare sugli accadimenti fuori i confini italiani fa bene: allarga la mente e fa perdere il pericolo dell’autoreferenzialità. Non sempre, però. Come in questo caso, riguardante una proposta shock pervenuta ai ministri conservatori del governo britannico da Paul Kirby, ex stretto collaboratore del premier David Cameron: ha chiesto di estendere a nove ore giornaliere l’orario delle lezioni e tagliare drasticamente le vacanze, da 13 settimane all’anno a sole sette.
A leggere la proposta, che già spaventa milioni di studenti nel Regno Unito perché è rivolta a tutti gli studenti dai cinque ai 18 anni, si “scopre” che restare a scuola dalle 9 fino alle 18, contro l’attuale orario dalle 8.30 alle 15.30, porterebbe una serie di benefici non indifferenti: agli studenti, che uscirebbero con una preparazione migliore; alla società, perché in tal modo si potrebbe contrastare il crimine delle gang giovanili, tenendo i ragazzi a scuola fino a sera: ai genitori, che avrebbero molto più tempo per loro.
Finora, dal ministero dell’Educazione non sembrerebbero essere arrivate risposte positive. Ma nemmeno negative. Hanno semplicemente risposto che viene già data libertà agli istituti nel fissare i loro orari e i calendari e che le raccomandazioni verranno prese in considerazione per il futuro.