Le famiglie anglosassoni vivono un incubo oramai da oltre un quinquennio. Il sistema scolastico affronta una crisi senza precedenti su più fronti: personale sempre più longevo e con limitato ricambio generazionale (qualificato ed abilitato), scioperi continui che impediscono il normale espletamento della didattica frontale con continuità, strutture pericolose e sempre più al centro di scandali finanziari e politici (ricordiamo il caso RAAC – edifici scolastici realizzati con cemento scadente e non più a norma), i costi sempre più insostenibili per le famiglie. A tal proposito, un comunicato del Ministero dell’Istruzione, vista la continua penuria di fondi strutturali destinati alla scuola, ha previsto l’accorpo dell’IVA (VAT) alle tasse scolastiche già esistenti, colpite nel corso degli ultimi anni da una profonda indicizzazione. Ciò porterà aumenti previsti per oltre il +20 % derivanti dal calcolo dell’IVA sulle imposte: le famiglie non ci stanno e da settembre già si preannunciano scioperi e proteste nelle maggiori piazze del Regno Unito.
Il governo del Regno Unito ha annunciato che applicherà l’IVA alle tasse scolastiche private dal 1° gennaio del prossimo anno, elencando una serie di progetti infrastrutturali del valore di miliardi che verranno eliminati per aiutare le finanze pubbliche del paese. La cancelliera ha spiegato come intende riempire un buco nero di 20 miliardi di sterline nelle casse pubbliche nel suo primo importante aggiornamento economico da quando i laburisti hanno vinto le elezioni. I genitori che sperano di pagare in anticipo la quota del prossimo anno per evitare l’aumento verranno comunque addebitati. Anche le tasse fatturate o pagate a partire dal 29 luglio 2024 relative ai termini scolastici successivi al 1° gennaio 2025 saranno soggette all’imposta, afferma un comunicato del governo. Il partito laburista ha delineato il suo manifesto impegno a introdurre un’imposta del 20% sulle tasse scolastiche. Si pagherà la formazione di migliaia di nuovi insegnanti in tutto il settore pubblico, si legge. Tuttavia, la mossa aggiungerà altre migliaia alle tasse scolastiche per i genitori.
Le tasse ammontano ora ad oltre le 16.000 sterline all’anno in media nelle scuole diurne, salendo a più di 40.000 sterline nei collegi. Rachel Reeves ha affermato che i progetti infrastrutturali del valore di miliardi sarebbero stati annullati per colmare un “buco” di 22 miliardi di sterline nelle finanze pubbliche. La signora Reeves stava presentando al Parlamento un audit delle spese che aveva chiesto al Ministero delle Finanze di fornire dopo la vittoria elettorale del partito laburista del 4 luglio. Dissertando in parlamento, la Reeves ha affermato che “è necessaria un’azione immediata per affrontare le questioni che erano state “insabbiate” dal precedente governo conservatore. In Italia i contributi scolastici sono richiesti per il solo servizio mensa e per progetti specifici a pagamento.
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