Arrivano i Nev, gli ispettori previsti dalla cosiddetta buona scuola, quelli che fanno parte dei Nuclei Esterni di Valutazione, i Nev appunto.
C’è da stare preoccupati? Non molto (e forse per nulla) perché sono una delle componenti del meccanismo messo in moto dal Ministero che, dopo avere vagliato il Rav, il Rapporto di Autovalutazione, redatto dalle singole scuole e pubblicato sul sito del Ministero, spedirà i re magi della valutazione con appresso però solo penna e carta.
A giorni, tra gennaio e febbraio, alle scuole sarà illustrato tutto il meccanismo, senza però entrare nel dettaglio del documento che dirà a presidi e professori i tempi e le modalità della valutazione da parte degli ispettori esterni.
I valutatori in effetti sono i candidati dirigenti tecnici promossi nel concorso del 2013 che, dopo un corso di aggiornamento, formeranno i Nev, assemblati a loro volta in nuclei e abbinati alle varie scuole da verificare e valutare.
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Inoltre tutto il calendario delle ispezioni, previsto per aprile e maggio da parte dell’Invalsi per quest’anno e che durerà tre giorni, interesserà solo 400 istituti, tra scuole statali e paritarie.
Le scuole che avranno la visita di questa sorta di re magi della istruzione italiana, per renderla più robusta e più sana che pria, ma senza portare doni, saranno estratte a sorte per avere un campione statistico. E siccome si tratta di statistica sul sorteggio qualche dubbio nasce. In ogni caso è prevista pure una Conferenza sulla materia il 19 gennaio, forse allora si capirà di più.
Conclude tutto l’iter un exit meeting che è una riunione conclusiva, nel corso della quale verranno indicati i punti di forza e le criticità riscontrate nella singola scuola.
Dopo questa fase ecco la “comunicazione informale di fine verifica” che verrà consegnata a dirigente scolastico e collaboratori non oltre il termine dell’anno scolastico in corso.