Arrivano i primi tredici docenti di cinese di ruolo della scuola italiana dopo che lo scorso 21 novembre si sono svolti gli orali del concorso pubblico con cui sono stati varati i 13 insegnanti «certificati» di mandarino che verranno assunti con contratto a tempo indeterminato.
Lo scrive Il Corriere della Sera che sottolinea pure come l’insegnamento del cinese nelle nostre scuole è ormai una realtà consolidata.
Infatti secondo l’ultimo report del ministero dell’Istruzione, sono duecento le scuole secondarie di secondo grado coinvolte, 4 mila gli studenti di istituti tecnici e licei, 149 le classi, 51 le cattedre da quando nel 2012 sono stati attivati i primi corsi per abilitare i docenti a insegnare cinese, giapponese e arabo attraverso i Tfa.
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Emilia Romagna, Lombardia e Veneto sono le regioni in cui lo studio della lingua è più diffuso, complice la realtà produttiva del Nord-Est dove la lingua parlata nel mondo da quasi 900 milioni di persone è considerata importantissima. E dallo scorso anno i tecnici di viale Trastevere hanno anche stilato il Sillabo, un quadro di riferimento per i docenti di lingua e cultura cinese per progettare al meglio le attività di insegnamento e apprendimento degli alunni. Dall’ortografia alla fonetica fino alla grammatica, con l’obiettivo di portare i ragazzi, con 100 ore all’anno di insegnamento, a raggiungere un livello B1.
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