Categorie: Attualità

Arrivano i robot domestici, assisteranno anche i prof?

Sarà l’Italia il terreno di gara dei robot domestici europei, chiamati a mostrare le loro capacità nel gestire le emergenze o nel rispondere ai comandi vocali.

La nuova generazione di robot domestici, chiamati ad aiutare i cittadini nelle attività della vita quotidiana, si sfideranno per dimostrare le loro capacità per dare supporto sia in ambito domestico che industriale.

Parte da Peccioli, vicino Pisa, dunque la prima tappa per il 2017 l’European Robotic League Service Robots (ERL), una sorta di gran premio dei robot di servizio a cui partecipano importanti centri di ricerca europei che da lunedì a venerdì vedrà sfidarsi i robot progettati da tre gruppi di ricercatori di cui due tedeschi-(it-bots@Home della Bonn-Rhein-Sieg University of Applied Sciences e homer@UniKoblenz della University of Koblenz), uno misto britannico ed italiano  (be uno (SPQReL) frutto della collaborazione tra Sapienza Università di Roma e la britannica Lincoln University.

La tappa è promossa dall’istituto di Bio robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che la ospita nel laboratorio di Peccioli dove ha allestito la “Casa Domotica” e dal dipartimento di Ingegneria informatica automatica e gestionale dell’università La Sapienza di Roma.

“La European Robotic League Service Robots “spiegano gli organizzatori della Sant’Anna “è paragonabile a un  gran premio dei robot di servizio, che vede alternarsi competizioni di interesse nazionale, organizzate in vari laboratori di ricerca europei proprio come quella che si svolgerà in Toscana, e tornei “major”, come la RoboCup. Oltre alla robotica di servizio, le altre due grandi aree di interesse sono quelle dove i robot si sfidano per gestire le emergenze e gli automi che forniscono il loro supporto in ambito industriale, chiamati a dare prova delle loro abilità rispettivamente nella “ERL Emergency Robot” e nella “ERL Industrial Robot“.

 

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Da lunedì 30 gennaio la “Casa Domotica” diventa quindi il teatro di sfida tra ricercatori e i loro robot, chiamati a cimentarsi in diverse imprese come sapersi orientare all’interno del laboratorio, individuare un oggetto, saper riconoscere i comandi vocali impartiti dagli uomini ed eseguire gli ordini: l’interazione con il pubblico è uno degli aspetti di maggiore rilievo dell’evento, per questo le giornate del 2 e 3 febbraio sono aperte alla partecipazione delle scuole superiori della provincia di Pisa, che hanno l’opportunità di assistere in prima linea alla sfida tra i robot.

Tra gli obiettivi dell’evento è importante anche ricordare il sostegno alla ricerca sulle capacità attuali e future di questi dispositivi robotici, attività molto utili anche per scopi formativi e scolastici.

Robot per lo studio e la protezione dell’ambiente da utilizzare ad esempio per il recupero dei materiali pericolosi per l’ambiente in luoghi inaccessibile in fondo al mare. Oppure per utilizzo medico mediante protesi intelligenti e strumenti di diagnosi e di terapia.

Ma il robot è anche un potentissimo strumento per studiare, una mera convergenza tra tecnologia e cultura umanistica tanto che si parla di “nuovo umanesimo delle macchine”.

Anche lo studio stesso della robotica, è molto utile per imparare un metodo di ragionamento e di sperimentazione: recenti studi affermano che lo studio di questa materia promuove le attitudini creative degli studenti, cosi come la loro capacità di comunicazione di lavorare in gruppo.

Ci aspettiamo quindi una rapida diffusione della robotica anche in ambito scolastico e formativo, anche se non certo in sostituzione ma a supporto dei docenti.

Dino Galuppi

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