Le buste arancioni prodotte dall’Inps per i lavoratori italiani per realizzare una stima sul calcolo delle loro future pensioni ”sono un azzardo”.
A sostenerlo è stato il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, nel corso delle commemorazioni dei 40 anni del terremoto del Friuli Venezia Giulia.
”Chi riesce a prevedere – ha aggiunto – cosa succede tra 20 anni? C’è sempre il tentativo dei Governi di peggiorare la situazione. Noi ci dobbiamo battere per cercare di migliorarla. In ogni modo la situazione non rimarrà così com’è”.
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La novità delle buste arancioni, realizzate direttamente dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, ha preso il via il 26 aprile. Gradualmente, tutti i lavoratori dovrebbero averne l’accesso. La loro attendibilità, sempre secondo l’Inps, è da prendere in seria considerazione.
Sul tema è intervenuta anche la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, secondo cui ”informare i cittadini e le cittadine è sempre una cosa opportuna. Importante è informarli in modo corretto. Il vero tema è come riformiamo la legge pensionistica. Allora probabilmente anche i percorsi di vita delle persone possono cambiare, e in positivo. Non è necessario diventare molto anziani prima di potersi ritirare dal lavoro, e se si è giovani si ha qualche possibilità in più di trovare lavoro con la flessibilità in uscita. La notizia da dare sarebbe questa”, ha concluso la sindacalista Cisl.
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