“Già dalla prossima settimana i tutor inizieranno a lavorare nelle scuole con un modulo totalmente nuovo per il sistema obbligatorio e a regime su scala nazionale, altamente monitorato con la presenza dell’Anpal (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) che farà da raccordo tra le aziende e la scuola per istituire un modello controllato e abilitato. I tutor forniranno assistenza per seguire il percorso di inserimento e non lasceranno i presidi, i professori e i tutor scolastici da soli in questo lavoro”.
Maurizio Del Conte
A dirlo all’Adnkronos è il presidente Anpal Maurizio Del Conte, annunciando l’arrivo dei tutor dell’Anpal nelle scuole per rendere effettivo l’incontro tra domanda e offerta previsto dall’Alternanza scuola-lavoro a beneficio di 1.400.000 studenti delle scuole superiori nazionali.
Si parte a febbraio
Si parte a febbraio con le prime 400 scuole, che saliranno nel corso degli anni: 1.300 entro la fine dell’anno, 2.500 nel 2019 e via dicendo fino a coprire tutti i 5mila istituti.
La nuova figura del tutor esterno, sosterrà docenti e tutor scolastici per favorire l’incontro tra gli studenti e le imprese, aiutarli a mettersi in contatto, svolgere le procedure burocratiche per creare un modello, una prassi virtuosa e una rete su scala nazionale.
Modello di sistema
“Il vero investimento affinché l’Alternanza funzioni – dice il presidente – è finalmente passare da un modello autogestito ad un modello di sistema che permetta un maggiore controllo e risultati effettivi evitando episodi di utilizzo scorretto di questo schema, coerente con le competenze degli studenti e in linea con l’offerta sul mercato del lavoro”. Si tratta di un intervento “che aiuterà a colmare il gap tra gli skill degli aspiranti lavoratori e richieste delle imprese segnalato all’Italia dalle organizzazioni internazionali, Ocse in primis”.