Abbiamo scritto in precedenza dell’annuncio da parte della ministra Fedeli che la fine del 2017 e il 2018 saranno dedicati ai concorsi a cattedra per docenti. Infatti, entro l’anno dovrebbe uscire il bando per il concorso riservato agli abilitati, mentre invece l’anno prossimo toccherà ai nuovi abilitati sostenere le prove.
Arriva però una protesta da parte del sindacato ASA Scuola, che sottolinea come ad oggi in molte regioni italiane i presidenti ed i commissari del Concorso a cattedra bandito nel 2016 non siano stati ancora pagati!
“Il reclutamento del Concorso a cattedra bandito nel 2016 è stato molto difficile – tuona il segretario del sindacato ASA Scuola, Stefano Guarnera – in quanto le condizioni proposte erano veramente ‘ridicole’: un compenso forfettario tra i 200 a 250 euro più un’indennità di 50 centesimi per ogni candidato esaminato. Gli insegnanti ed i Dirigenti scolastici che hanno comunque accettato, per spirito di servizio e abnegazione, hanno dovuto inoltre anticipare personalmente le spese di vitto, alloggio e spostamenti che ad oggi, a più di un anno, non sono neanche state rimborsate! Gli insegnanti in questione, sono stati costretti a fruire di ferie e permessi personali al fine di espletare il proprio compito, affrontando trasferte e pernottamenti fuori sede, senza avere riconosciute, come detto, neanche le spese. Mi chiedo: come fa il Ministro ad annunciare altre procedure concorsuali?”.
Su tutti, il sindacato prende come esempio i concorsi in Sicilia per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e primaria, che ha visto moltissimi commissari da tutta la regione recarsi a Palermo a proprie spese per un anno, tutti i fine settimana, per adempiere agli impegni richiesti dal concorso, senza aver avuto alcun esonero dal servizio e dovendo obbligatoriamente fruire in quel periodo di ferie e permessi personali, che avrebbero forse potuto sfruttare in modo diverso.
“Oltre a sminuire la professionalità di commissari e presidenti di commissione – continua Stefano Guarnera – pagandoli 50 centesimi a candidato esaminato, il Ministro ad oggi continua a non dare risposte sulla tempistica prevista per questi rimborsi spese, che considerati gli stipendi bassi del comparto, mettono a dura prova le finanze personali e familiari di commissari e presidenti che hanno anticipato 3-4 mensilità di stipendi, senza aver avuto alcun rimborso”.
Inoltre, Guarnera lancia un appello: “E’ ormai tempo di rivedere le regole previste per gli esaminatori delle procedure concorsuali, proprio per valorizzare le competenze e la professionalità di molti insegnanti e migliorare il mondo della scuola”.
Il sindacato ASA ritiene che i nuovi concorsi debbano attendere, sia per la la questione dei compensi dei commissari, sia anche per il fatto che esistono centinaia e centinai di insegnanti precari iscritti in GaE che lavorano a scuola da anni come precari e quindi sarebbe opportuno prima stabilizzare loro.
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