Il ministro della Pubblica Istruzione, Luigi Berlinguer, ha dichiarato di ritenere chiusa la prima fase d’ascolto dei docenti e di considerare indilazionabile la ripresa del confronto con le organizzazioni sindacali. Il metodo da seguire sarà quello del confronto politico in modo tale da elaborare una soluzione condivisa già prima dell’apertura di un tavolo negoziale.
Nel corso dell’incontro, il titolare di viale Trastevere ha giudicato ormai superata la struttura dell’istituto contrattuale dell’art. 29, almeno per quanto riguarda prove e procedure, ma si è detto fermamente convinto dell’irrinunciabilità del principio che sancisce il "riconoscimento della crescita professionale dell’esercizio della funzione docente" (art. 29, comma 1, primo periodo). Da qui, confermando la necessità dell’apertura delle carriere dei docenti nella prospettiva della valorizzazione della professione docente si è detto ottimista circa la possibilità di giungere ad una soluzione che coniughi "dignità e merito della professione docente". Pertanto, il Ministro della P.I. non ha presentato una proposta organica da sottoporre alla valutazione delle organizzazioni sindacali ed ha preferito confermare le scelte politiche del Governo. I sindacati, dal canto loro, hanno avanzato le seguenti proposte.
Lo SNALS ha esposto il suo progetto facendo riferimento a 3 punti centrali:
1) valorizzazione del merito professionale acquisito nell’esercizio della funzione nelle sue presenti e complesse articolazioni; 2) promozione professionale della funzione docente in relazione alle nuove responsabilità ed ai maggiori oneri legati alle riforme strutturali (autonomia, ecc.) e ai processi evolutivi della didattica in riferimento al profilo professionale contenuto nell’art. 23 del CCNL 26/5/99;
3) conseguente riconoscimento retributivo dovuto a tutti i docenti in relazione alla nuova complessità dell’esercizio della funzione.
La CGIL ha proposto di puntare su una procedura di attribuzione della retribuzione aggiuntiva da attivare a livello d’istituzione scolastica autonoma, con l’obiettivo di premiare impegno e competenze maturate anche in esperienze formative (credito professionale). La proposta non interesserebbe comunque il Fondo dell’istituzione scolastica autonoma.
La proposta della CISL è sata, invece, incentrata sull’attribuzione di un compenso aggiuntivo da destinare, attraverso il fondo dell’istituzione scolastica autonoma, a docenti che si impegnano in attività da valutare sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
Infine, la UIL ha avanzato la proposta di applicare il comma 5 dell’art. 42 del C.C.N.L. 26/5/99 per utilizzare e rinegoziare, in sede di secondo livello, le risorse di cui al comma 3 dello stesso articolo (le risorse dell’art. 29), nell’ambito del fondo "per il miglioramento dell’offerta formativa e per la retribuzione delle prestazioni aggiuntive".
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