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Artemisia Gentileschi si spoglia

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L’allegoria dell’Inclinazione, il prestigioso quadro a olio su tela dipinto da Artemisia Gentileschi, è stato rimosso a fine settembre dal soffitto di Casa Buonarroti a Firenze per essere finalmente spogliato dalle braghe che lo hanno velato.

L’opera infatti venne dipinta nel 1616, ma censurata nel 1680 da Baldassarre Franceschini, detto il Volterrano, che aggiunse veli e drappeggi sul suo corpo nudo dell’Allegoria e dunque troppo provocante, anche se la pittura del Seicento era abbastanza libertaria relativamente ai nudi.

“L’allegoria dell’Inclinazione” è infatti forse un autoritratto della Gentileschi, considerato che le fattezze della donna ricordano quelle dell’artista e che il quadro racconta l’inclinazione a creare Arte, mostrando una donna nuda e sensuale, sospesa in aria su una coltre di nubi, che regge tra le mani una bussola. Di fronte a lei brilla una stella luminosa: cenno a Galileo Galilei che all’epoca lavorava a Firenze.

Interessante è tuttavia sapere che il restauro dell’opera, per mano di Elizabeth Wicks, sta avvenendo a porte aperte all’interno di Casa Buonarroti, in modo da consentire ai visitatori di assistere all’opera e di porre domande alla restauratrice che ha dichiarato essere la rimozione totale delle ridipinture del 1680 pericolosa perché potrebbe danneggiare significativamente il dipinto originale. 

Pertanto, l’obiettivo del restauro, che durerà sei mesi, è quello di restituire al dipinto il suo aspetto originario, per lo meno in modo virtuale, visto che non è possibile rimuovere del tutto il lavoro del Volterrano.