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Ashoka Changemaker Summit: Learning to become al centro del dibattito internazionale

Si sta svolgendo in questi giorni in modalità online l’annuale Ashoka Changemaker Summit, al quale interverranno innovatori sociali e leader del mondo del business e della filantropia. All’ordine del giorno vi saranno le strategie più efficaci di innovazione sociale e culturale, per confrontarsi con chi sta lavorando per la costruzione di un futuro il più possibile adattabile al cambiamento.

Il programma e i temi del summit

In programma vi sono oltre cento sessioni e sono quasi trecento i relatori a cui si darà la parola, su temi legati all’innovazione, all’education, alle risposte che a livello internazionale sono state date alla pandemia, ai progetti imprenditoriali per i più giovani, in un’ottica internazionale di confronto costruttivo. Fra i relatori anche la dirigente di ricerca Indire Elisabetta Mughini, con un intervento sull’innovazione della scuola dal basso, partendo dalla presentazione della rete nazionale Avanguardie Educative.

Il tema introdotto da Indire al summit si collega con quello più vasto sul futuro dell’educazione e si lega al concetto di Learning to become, uno dei nuovi pilastri Unesco per l’educazione che prevede entro il 2050 un totale ripensamento dei modelli di apprendimento. Secondo questa prospettiva, bisogna re-immaginare l’istruzione e la conoscenza, per garantire la sopravvivenza dell’intero pianeta. Per saperne di più sul programma si può utilizzare il link https://acms.ashoka.org/.

I principi di Ashoka

Ashoka crede che il modo più efficace per risolvere i problemi più urgenti del mondo attuale sia quello di individuare coloro che hanno già trovato una soluzione e circondarli di alleati, affinché le loro idee siano trasmissibili, secondo un modello replicabile e adattabile, creando alleanze trasversali capaci di cambiare interi sistemi. Ashoka si fonda sulla visione che ognuno di noi abbia le capacità dentro di sé per essere un agente di cambiamento nel mondo.

Everyone a changemaker, è il motto di Ashoka, per cui i changemaker sono cittadini del mondo che anche operando a livello locale su un problema sociale, pensano sempre globalmente, motivati ad agire, non si fermano a riconoscere il problema, ma si attivano in prima persona per trovare una soluzione, provando tenacemente fino al successo. I changemaker, sostengono ad Ashoka, sono aperti, curiosi e pieni di risorse diverse; hanno il coraggio di mettersi in discussione e vedere le cose da una nuova prospettiva.

Le aree di intervento sono l’imprenditoria sociale, infatti il centro dell’attività di Ashoka da oltre 35 anni è identificare, sostenere e formare gli imprenditori sociali che offrono le soluzioni più innovative per affrontare i problemi contemporanei; la co-creazione, per cui Ashoka mira a moltiplicare l’impatto delle innovazioni sociali favorendo delle collaborazioni tra imprenditori sociali, mondo business e settore del pubblico, incoraggiando modelli economici d’avanguardia, e la didattica Changemaker, sono infatti più di 1.300 coloro che lavorano nel campo dell’istruzione e condividono una visione comune, ovvero assicurare che ogni individuo, fin dalla tenera età, sia in grado di trasformare positivamente la società. In Italia Ashoka è attiva dal 2014, opera attraverso Ashoka Italia ONLUS, e come Ashoka Global, dalla sede centrale di Washington.

Le scuole Changemaker

Esiste nel mondo una rete di 296 scuole, in 32 paesi, selezionate da Ashoka, proprio perché in quelle istituzioni gli studenti apprendono quelle che sono le competenze che attiveranno il cambiamento, tra cui l’empatia, l’imprenditorialità, la leadership condivisa e la creatività. Il programma Scuole Changemaker è attivo in Italia dal 2017, coinvolge 70 esperti e 475 scuole, e le scuole italiane elette Changmaker sono 11. Al link https://www.ashoka.org/it/programma/scuole-changemaker è possibile scoprire quali sono e che caratteristiche hanno. 

Carmelina Maurizio

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