Nella giornata dell’8 marzo, le educatrici della scuola scenderanno in piazza. A promuovere la manifestazione il ”Coordinamento Contro la Precarietà”, che spiega: “Le pubbliche amministrazioni non possono sottoscrivere con il lavoratore precario contratti a termine oltre i 36 mesi. La Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia per aver utilizzato personale precario per troppo tempo, oltre i 36 mesi, ed intima di assumere. Invece le amministrazioni comunali e anche Roma Capitale stanno preparando un vero e proprio licenziamento di massa”.
Si legge nel comunicato che il “Coordinamento Contro la Precarietà, ‘indipendente dai sindacati e partiti, nella giornata dell’otto marzo scende in piazza per contrastare la precarietà esasperante che negli ultimi 20 anni ha costretto migliaia di educatrici ad accettare condizioni di lavoro estreme: supplenze part-time con contratti giornalieri, graduatorie ventennali, totale assenza di un piano di stabilizzazione nazionale”.
Il comitato poi parla della spinosa questione dei supplenti degli asili nido: “Tra 120 giorni Roma Capitale licenzierà 2000 supplenti asili nido”, sottolinea il coordinamento spiegando che “i 209 asili pubblici della Capitale contano una carenza di organico di circa 600 unità, su un totale di 2400 necessarie” e ‘2000 precarie circa’, che hanno ‘maturato’ diversi anni di precarietà, da un massimo di 18 anni a un minimo di 5 anni: tutte hanno superato lo scoglio dei 36 mesi”.
”Noi educatrici comunali, precarie da quasi 20 anni, non possiamo rischiare di perdere il lavoro e chiediamo un’ interlocuzione con il Ministro della Funzione Pubblica per negoziare vero e proprio piano di stabilizzazione nazionale in occasione della giornata internazionale della donna – dichiara Anna Macera esponente e fondatrice del coordinamento – Un settore tutto (o quasi tutto) femminile, che deve uscire dal silenzio di una trascuratezza protratta da molti anni”.
Anche dal mondo della politica arrivano segnali incoraggianti; il candidato sindaco di Roma Capitale, Stefano Fassina, a margine del primo lancio della sua campagna elettorale al Teatro Quirino, fa sapere che nel suo programma la situazione degli asili nido è centrale: “il nostro è un ventaglio di politiche sociali per contrastare la povertà e l’emergenza casa, per sviluppare e potenziare gli asili nido e le scuole materne comunali. Insomma, per affrontare le priorità che ogni giorno bloccano o comunque limitano le possibilità e la qualità della vita dei romani”.