Una proposta del centrodestra della Regione Veneto potrebbe passare e attivare per gli asili nido una quota di bimbi immigrati, ovvero il numero di extracomunitari non dovrà superare la percentuale degli stranieri rispetto alla popolazione.
Il progetto di legge, riporta Il Fatto Quotidiano, era stato presentato alla presidenza del consiglio regionale, ma nessuno si sarebbe “accorto” di tale proposta. Adesso, il testo è passato in Quinta Commissione per la presentazione.
Prima di questa proposta, denominata “Modifica alla disciplina degli interventi regionali per i servizi educativi alla prima infanzia: asili nido e servizi innovativi’, ricordiamo che già lo scorso anno era passato in Consiglio un trattamento di favore, nelle graduatoria degli asili nido, per i figli dei residenti in Veneto da almeno tre lustri. Segno che la politica veneta di centro-destra sembra avere le idee chiare su questi servizi regionali. Nello specifico, i bambini immigrati tolgono posti ai bambini veneti, per cui sarebbe giusto per il governo veneto mettere un freno a tale escalation.
In base a quanto riportato sul testo della proposta di legge, il compito di stabilire quanti extracomunitari potranno essere accettati sarà della giunta regionale che, dovrà stabilire ogni 2 anni la percentuale in base al dato degli stranieri residenti in Italia elaborato dall’Istat.
Da quello che emerge, come accennato in precedenza, il numero esatto di extracomunitari negli asili non dovrà superare la percentuale degli stranieri rispetto alla popolazione, con alcuni aggiustamenti nei Comuni dove la presenza extracomunitaria dovesse essere maggiore.
Non si comprende ancora come si porteranno avanti tali manovre, soprattutto perché è risaputo che al Nord il tasso di natalità più alto è proprio degli extracomunitari. Per cui, tali aggiustamenti a cui fa riferimento la legge, sembrano al momento, piuttosto aleatori, perché in tal caso, in un territorio che continuerà a sfornare più immigrati che “autoctoni”, non si comprende bene come verrà assegnata la percentuale, se tale percentuale potrebbe diventare col tempo una maggioranza. Ma ovviamente, ancora si tratta di una proposta.
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