Attualità

Asili nido, Azzolina: “Pnrr grande opportunità, ma pochi progetti dai Comuni del Sud”

Attraverso la propria pagina Facebook, l’ex ministra Lucia Azzolina ha affrontato il tema degli asili nido, commentando i dati pubblicati da ‘Il Sole 24 Ore’

“Dai dati del Sole 24 Ore si capisce quanto sia preoccupante la situazione: negli asili nido della Calabria solo il 2,2% dei bambini fra 0 e 2 anni frequenta, in Campania il 3,2%, in Sicilia il 5,5%. In Emilia-Romagna il 25,5%. Con queste percentuali penserete che al Sud servono tanti soldi del Pnrr, quindi i Comuni staranno presentando i progetti per far sì che quel divario tra Nord e Sud presente tutt’oggi venga in qualche modo ridotto o meglio ancora, archiviato. E invece no, perché sempre dai dati del ‘Sole 24 Ore’ scopriamo che in Sicilia c’erano 300 milioni disponibili per gli asili nido e sono state fatte richieste da parte degli enti locali per 71 milioni, in Campania c’erano 328 milioni disponibili e ne sono stati chiesti 119, in Calabria meno della metà delle risorse disponibili”.

“Un Paese che creda nel proprio futuro non può che partire dagli asili nido perché sin da lì noi riusciamo a lavorare per ridurre la disuguaglianza e la povertà educativa – prosegue Azzolina – abbiamo una regione come l’Emilia-Romagna che ha presentato più progetti rispetto alle risorse disponibili, e tutto questo è spesso legato a un tema, a quello del lavoro delle donne. Nelle zone d’Italia dove le donne lavorano di più, ci sono più richieste per gli asili nido, per le scuole dell’infanzia. Nelle zone d’Italia dove le donne lavorano meno ce ne sono meno. È un problema sia amministrativo, legato alle difficoltà che hanno gli enti locali di avere figure tecniche, professionisti in grado di scrivere i progetti e anche un problema evidentemente culturale. Tante volte si è detto che non possono essere i nonni a sostituirsi allo Stato ma dev’essere lo Stato a dare alle famiglie tutte le opportunità che possano servire alla crescita dei propri figli.

I Comuni ci dicono che sono in difficoltà con la burocrazia – conclude l’ex ministra – il ministero dell’istruzione ha allungato i tempi con la scadenza al 31 marzo per presentare i progetti. Ma serviranno questi “tempi supplementari”? Il Pnrr rappresenta una grandissima risorsa per il nostro Paese e non può essere sprecata per problemi atavici che ci sono. Spero che tutta la società civile provi a dare una mano nelle difficoltà che ci sono. I progetti vanno presentati, gli asili nido vanno costruiti”.

Redazione

Articoli recenti

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024