Gli asili nido in Italia crescono. Lo dicono i dati del rapporto nazionale ‘Asili nido in Italia‘ promosso dall’impresa sociale ‘Con i bambini‘ e ‘Openpolis‘, riportati da ‘La Repubblica‘. Riferendosi all’anno educativo 2018-2019 ci sono 25,5 posti ogni 100 bambini. Una crescita più che positiva ma ancora lontana dagli obiettivi europei di 33 posti ogni 100 bambini fissato per il 2026. Esistono però dei divari all’interno delle nostre regioni. In Sicilia ad esempio, l’offerta di Messina è superiore di tre volte rispetto a Caltanissetta, in Calabria Crotone raggiunge il doppio di Cosenza, in Campania Salerno il doppio di Caserta. La povertà educativa si presenta ben prima dell’ingresso alla scuola primaria dei bambini, per questo il ruolo degli asili nido assume ancor più importanza.
La carenza di asili nido al Sud amplia il fenomeno degli anticipatari, ovvero quei bambini che già a 2 anni frequentano la scuola dell’infanzia (in Italia circa 70mila). Il dato – secondo il report – a fronte di una media nazionale del 14,8%, al Sud supera il 20% con picchi del 29% in Calabria. Numero che scende vertiginosamente in Valle d’Aosta (5,4%) dove i servizi per la prima infanzia sono più sviluppati.
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza verranno destinati oltre 28 miliardi di euro a nidi, servizi all’infanzia, istruzione e ricerca, con l’obiettivo di arrivare al 33% dell’offerta minima per i servizi per la prima infanzia entro il 2026.
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