Mobilità

Assegnazione provvisoria negata al prof che assiste la madre 93enne invalida: storia orribile

Ha suscitato reazioni indignate la nostra notizia delle assegnazioni provvisorie negate per la classe di concorso A046 di Roma, con i posti dopo pubblicati per le supplenze.

Tra i tanti commenti ricevuti, proponiamo ai nostri lettori la denuncia di un docente che assiste la madre molto anziana e gravemente invalida, a cui per la prima volta è arrivato il disco rosso per lo spostamento annuale.

Dalla lettera trapela l’amarezza per essersi visto negare un diritto sacrosanto per “colpa” di chi ne abusa: “Sto vivendo una storia orribile, paradossale. Dopo tanti di lavoro, pensavo di averle viste tutte, ma questa è davvero insopportabile”, spiega il docente alla Tecnica della Scuola.

Qui di seguito, la sua lettera-denuncia.

 

LA LETTERA-DENUNCIA

Ci sono alcuni aspetti che rendono davvero ingiusto ed inumano il comportamento dell’ambito territoriale di Roma.

Lei scrive che i docenti “si sono messi l’anima in pace e sono rimasti nelle sedi di titolarità”. Questo, purtroppo, non è stato possibile nel mio caso. Infatti assistendo, come referente unico, una madre anziana 93enne, disabile al cento per cento ed allettata da sette anni, titolare di legge 104, non ho avuto la possibilità di tornare presso l’IPC dove sono titolare (scuola che amo moltissimo e dove mi trovo benissimo) ed ho dovuto chiedere di usufruire del congedo straordinario retribuito.

Ma che senso ha questo? Mi sembra un assurdo essere pagato per non lavorare nella mia città dove assisto mia madre mentre, nella stessa città, lavoreranno docenti a tempo determinato su posti disponibili che, con in briciolo di umanità, avrebbero potuto essere assegnati a chi ha bisogni garantiti da una legge dello Stato.

Faccio presente che mai negli ultimi anni era stata rigettata una richiesta di assegnazione provvisoria nella mia classe di concorso a chi beneficia dei vantaggi collegati alla legge 104.

 

GRAVISSIMO AZZERARE LE ASSEGNAZIONI ANNUALI

Non mi voglio addentrare nella spinosissima questione dei posti fantasma distribuiti a pioggia dalla legge 107, che di fatto impediscono la mobilità interprovinciale al personale con elevata anzianità di servizio (ho infatti 35 anni di servizio riconosciuti), ma vorrei che si riflettesse su di una cosa: l’azzerare le assegnazioni provvisorie rappresenta una grave violazioni di quei diritti che sono stabiliti a protezione di coloro che hanno bisogni reali e certificati.

Se invece si vuole cedere al demagogico adagio che i possessori di legge 104 siano, in fondo in fondo, in gran parte degli imbroglioni, degli scaltri, dei furbi che si inseriscono nelle pieghe di una legislazione garantista che ha fatto il suo tempo, liberissimi di farlo anche se saggezza e giustizia vorrebbero che, prima di parlare, si conoscessero le singole situazioni altrimenti si rischia di far diventare  realtà quello che è vero solo in alcuni casi, spingendo l’amministrazione a non curarsi più di casi realmente gravi. Invece, i diritti sacrosanti vanno rispettati.

Alessandro Giuliani

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