Nella giornata del 3 maggio c’è stato il primo incontro al Miur fra amministrazione e sindacati in merito alle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. In attesa di sciogliere i nodi relativi alla validità triennale o ad altre soluzioni, sul tema ci si pone una domanda, piuttosto importante: quest’anno i docenti di ruolo privi di specializzazione andranno ad occupare posti di sostegno? Anche se dovesse essere prorogato in toto il contratto 2017/2018, non sappiamo ancora che strada si deciderà di intraprendere.
La richiesta dei docenti di ruolo privi di titolo è quella di potersi avvicinare alla propria provincia o regione tramite i posti in deroga sul sostegno.
Tali docenti vorrebbero in poche parole un accantonamento dei posti disponibili in base al numero dei docenti specializzati di ruolo e docenti specializzati ancora presenti nelle Graduatorie ad esaurimento e nelle Graduatorie di istituto.
Tuttavia, emergono alcune problematiche che bisogna specificare: trattandosi di posti in deroga in organico di fatto (30 giugno), le operazioni di assegnazione provvisoria avverranno prima delle nomine delle supplenze, cioè i posti in deroga che dovrebbero andare ai docenti specializzati presenti nelle graduatorie di istituto, sarebbero occupati prima dai docenti di ruolo non specializzati, proprio per una tempistica differente e penalizzante per gli specializzati sul sostegno.
C’è anche da ricordare la legge 104, che spiega a chiare lettere: priorità assoluta agli insegnanti specializzati sia di ruolo che precari, per consentire l’importante continuità didattica nello stesso istituto, alunni, alunno tale da garantire un’adeguata crescita formativa agli alunni con disabilità. L’utilizzazione in posti di sostegno di docenti privi dei prescritti titoli di specializzazione è consentita unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati”,
Tale ipotesi di assegnazione provvisoria è fortemente criticata dal MiSoS, Movimento insegnanti specializzati sul sostegno, che fa notare, in una lettera al capo gabinetto del Miur, Sabrina Bono, come la situazione quest’anno sarà ancora più complicata: ci saranno infatti ben 9.649 nuovi specializzati del terzo ciclo TFA, di cui circa due terzi concentrati nel sud Italia che si aggiungono ai docenti già specializzati.
Il MiSoS spera quindi in una proroga del contratto 2017/2018, almeno per quanto riguarda tale situazione dei posti di sostegno.
Ernesto Ciraci, presidente dell’associazione, si chiede: “perchè i docenti di ruolo, visto che ci tengono così tanto alle assegnazioni provvisorie sul sostegno, non abbiano svolto il corso terzo ciclo Tfa sostegno aperto a tutti insegnanti di ruolo e non ruolo?” “Proprio il MiSoS, ricorda Ciraci, è stata sensibile con le proprie istanze al Miur, affinché fosse raddoppiato il numero dei docenti in formazione da 5000 a circa 10.000“.
Il presidente ricorda infine che “il sostegno non è un ripiego per motivi di residenza o per potersi avvicinare alla propria regione“.
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