Con perfetta scelta di tempo, a pochi giorni dai ballottaggi per le elezioni amministrative, è arrivata anche quest’anno la deroga all’ormai ex vincolo triennale per gli assunti della buona scuola renziana. Con buona pace di chi a suo tempo non ha presentato la domanda perché la legge 107 parlava chiaro. Il risultato è che anche quest’anno, per fare accomodare sotto casa i loro colleghi, migliaia di insegnanti precari resteranno a bocca asciutta o dovranno accontentarsi delle eventuali supplenze in corso d’anno.
Ancora una volta, per un mero calcolo politico, si calpestano i diritti acquisiti con anni e anni di faticoso lavoro. Chi scrive non ha mai creduto alla ventilata “rigidità” del MIUR al riguardo, ben sapendo di quali protezioni godano i sottoscrittori del piano assunzionale straordinario, dal governo ai sindacati.
I ministri dell’istruzione si confermano “cani di paglia”, a guardia di interessi che vanno ben oltre la loro figura di facciata. Dopo la Giannini e la sua penosa esibizione ecco la Fedeli, che prima promette 25.000 nuovi posti, poi si dichiara favorevole al vicolo triennale.
I risultati della sua volontà sono sotto gli occhi di tutti: con quale faccia la ministra resti al suo posto non è dato saperlo.
Manca la ciliegina sulla torta: l’accordo prevede che gli insegnanti privi di specializzazione non possano ricoprire posti di sostegno. Ma già fioccano le proteste.
Vedrete. Non resta che aspettare.
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