Incredibile ma vero! In Calabria dove il Governo non riesce a trovare un Commissario per la Sanità per organizzare un piano anti Covid e ripianare il buco di bilancio creato negli anni, c’è il caso Cosenza dove le assegnazioni provvisorie vengono fatte a metà novembre.
La Calabria è di recente salita alla cronaca per il grave problema del Commissariamento della Sanità, di un mancato piano anti Covid-19 e della conseguente collocazione in zona rossa della regione bruzia, che ha portato all’interruzione delle attività didattiche in presenza dalla scuola primaria fino alla secondaria di II grado. Si è tanto scritto sul famoso caso Cotticelli e Zuccatelli, Commissari per la Sanità calabrese che hanno dovuto rassegnare immediatamente le loro dimissioni, poi era stata annunciata l’idea dell’ex Rettore della Sapienza di Roma Eugenio Gaudio, per ricoprire il ruolo di Commissario per la Sanità in Calabria, ma ha rinunciato immediatamente anche lui.
Stesso caos pure per la scuola della provincia di Cosenza che oltre a dovere svolgere le attività didattiche a distanza per le scuole di ogni ordine e grado, tranne che per l’infanzia, vista la collocazione della Calabria in zona rossa, si trova ad affrontare la mobilità annuale, nello specifico le assegnazioni provvisorie, a metà novembre. L’ATP di Cosenza si trova, ormai da qualche anno, in una situazione di assoluta avaria. Nella Provincia cosentina è da anni che le assegnazioni provvisorie vengono fatte in ritardo a causa di evidenti errori sugli organici dell’autonomia e soprattuto sull’organico di fatto. Per l’anno scolastico 2020/2021 si è arrivati a fare le assegnazioni provvisorie, con grave danno sia per gli studenti ma anche per i docenti, a metà novembre.
Sul problema molto grave delle assegnazioni provvisorie avvenute a metà novembre a Cosenza, abbiano ascoltato il Coordinatore regionale della Gilda Calabria Antonino Tindiglia. Il sindacalista ci ha riferito che il problema dell’ATP di Cosenza sull’incapacità di gestire gli organici di diritto e di fatto delle scuole, è diventato ormai una costante che si protrae da anni e per la quale chiediamo fin da ora che si prendano provvedimenti per il prossimo anno scolastico, affinchè non si abbia a ripetere il disagio che investe tutte le scuole calabresi e che si ripercuote sui docenti che si vedono negata la possibilità di ottenere l’utilizzazione o l’assegnazione provvisoria e soprattutto sugli allievi che si vedono privati del diritto ad avere sin da subito tutti i docenti nella classe.
Molti di questi disagi sono dovuti, continua nella sua analisi Tindiglia, alla cattiva gestione della scuola italiana da parte dei Ministri di turno e dei funzionari ministeriali, che emanano le direttive in ritardo rallentando le operazioni di inizio anno, quando alcune operazioni dovrebbero essere già predisposte nei mesi di giugno e non all’ultimo momento. È da anni che si segnala questa anomalia.
Con le assegnazioni provvisorie fatte a metà novembre, assistiamo al valzer delle cattedre e allo spostamento di docenti da una scuola all’altra a due mesi dall’inizio dell’anno scolastico.
A tal riguardo segnaliamo alcune norme legislative molto chiare:
L’art.461 del decreto legislativo 297/94, l’art.455 e l’art.396 del medesimo decreto legislativo, che definiscono illegittima la procedura attuata per lo spostamento di un docente dalle sue classi ad anno scolastico dopo 20 giorni dall’inizio delle lezioni.
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