Categorie: Mobilità

Assegnazioni provvisorie bloccate per tanti, il Miur non cede

Continua il braccio di ferro tra Miur e sindacati sulle assegnazioni provvisorie da concedere pure agli assunti negli ultimi tre anni e a chi verrà trasferito in estate.

L’amministrazione rimane ferma sul diniego, a cui crede anche la ministra dell’Istruzione per via dell’eccesso di spostamenti (protratti pure per diversi mesi) dello scorso anno; dall’altra parte, però, i rappresentanti dei lavoratori rimangono convinti che non si può negare il diritto a priori.

Il 13 giugno, i sindacati hanno ribadito che nel 2016 il vincolo triennale di permanenza nella provincia di nomina era stato superato dal CCNI sulla mobilità: avendo funzionato, hanno quindi chiesto all’amministrazione i motivi del ripensamento e del ripristino del blocco.

Il Miur ha spiegato che bisogna tornare alla normalità. E al rispetto della legge.

Quindi, quest’anno, scrive polemicamente lo Snals, secondo l’idea del ministero dell’Istruzione “solo i beneficiari delle precedenze previste dall’art. 8 (Precedenze nelle operazioni di utilizzazioni e di assegnazione provvisoria) potrebbero produrre domanda di assegnazione provvisoria”.

 

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Anche la Uil scuola si è detta nettamente contraria “ad ogni forma di restrizione, sia con riferimento al blocco triennale che al blocco del personale che avrà ottenuto il trasferimento”.

Bisognerebbe, invece, “tener presente le reali esigenze di funzionamento delle scuole e rispondere alle esigenze dei lavoratori e degli studenti, garantendo la continuità didattica senza generici divieti punitivi. Il confronto in sede tecnica è stato sospeso in attesa di un auspicabile sviluppo in sede politica”.

Significa che anche stavolta a sbrogliare la matassa potrebbe essere la ministra Fedeli. Ma mai come stavolta non sarà facile trovare un punto di mediazione, tra le parti che, paradossalmente, rimanendo ferme si allontanano sempre più.

 

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Alessandro Giuliani

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