Il tema delle assegnazioni provvisorie è senza dubbio fra quelli più battuti dato che le trattative fra sindacati e amministrazione stanno raggiungendo la fase centrale. Fra i vari nodi del nuovo contratto di mobilità annuale c’è quello relativo ai posti di sostegno, se affidarli come 2 anni fa anche ai docenti di ruolo privi però della specializzazione. Sul tema avevamo riportato un comunicato del sindacato Cobas di Sicilia, in cui prefigurava questa soluzione, pur mantenendo una priorità per i docenti specializzati, tramite accantonamento dei posti.
Tuttavia, a distanza di qualche giorno il sindacato ci invia una precisazione sul tema assegnazioni provvisorie sui posti di sostegno:
“La nostra proposta (dei Cobas Scuola – Sicilia, non solo di Palermo) ha come obiettivo evitare proprio quanto successo in questo a.s. 2017/2018, quando molti posti di sostegno sono stati assegnati a personale privo di titolo di specializzazione e non di ruolo.
Infatti, abbiamo tenuto a precisare che “come previsto dalla l. 104/1992, prima di procedere a tale operazione [assegnazione provvisoria per i docenti di ruolo senza specializzazione, ndr]devono essere accantonati tutti i posti da riservare ai docenti precari specializzati presenti nelle GaE e nelle Gd’I (compresi gli attuali specializzandi), garantendone la continuità didattica”.
L’autore dell’articolo ritiene quest’ultima possibilità irrealizzabile per la differente tempistica tra assegnazioni provvisorie e supplenze che penalizzerebbe i/le colleghi/e pecari/e, noi continuiamo a sostenere che basterebbe confermare sui posti occupati in questo anno scolastico il personale specializzato non di ruolo per garantire la continuità didattica.
D’altronde non possiamo dimenticare che tutta questa situazione è stata generata dalla mobilità coatta prevista dalla legge 107/2015, per cui “in molti casi, si è assistito al paradosso per cui il medesimo posto sul quale era stata disposta l’assunzione in ruolo non sia stato considerato nelle operazioni di trasferimento, per poi magicamente ricomparire in occasione delle operazioni per le assegnazioni provvisorie ed essere così riassegnato provvisoriamente al medesimo docente coattivamente trasferito al Nord!
Peraltro, per quanto riguarda nello specifico i docenti di sostegno, non appaiono ipotizzabili neppure particolari vincoli di bilancio, atteso che il comma 75 dell’art.1 della citata legge 107 prevede espressamente la possibilità di istituire dei posti in organico “in deroga” ai limiti stabiliti, attesa la necessità di assicurare comunque l’integrazione dei ragazzi portatori di handicap” (avv. Francesco Orecchioni, su www.dirittoscolastico.it).
Infine, concordiamo con la conclusione dell’articolo a proposito del rischio per “gli alunni disabili che potrebbero ritrovarsi docenti senza esperienza di sostegno”, ma questo dipende dal limitato numero degli/lle specializzati/e sul sostegno rispetto alle esigenze della scuola siciliana e non certamente dalle assegnazioni provvisorie.
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