Il 13 maggio 2019 al Miur c’è stato il primo incontro con i sindacati per l’ipotesi del CCNI utilizzazioni 2019/2020. Si profila un contratto sul modello di quello già adottato per il 2018/2019, per cui poche le novità.
Probabile contratto annuale e senza vincoli
La notizia che secondo alcuni nostri lettori era circolata nei giorni scorsi, secondo la quale il CCNI utilizzazioni 2019/2020 doveva avere una validità triennale e quindi restare vigente per i prossimi tre anni scolastici, risulta essere una notizia priva di fondamento.
Infatti è proprio il Miur che ha proposto un CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per l’anno scolastico 2019/2020 di validità annuale e non triennale.
Anche se al tavolo si è solo fissato il calendario degli incontri, la prossima seduta sarà il 28 maggio 2019, si è potuto comprendere che la piattaforma contrattuale che proporrà il Miur è molto simile a quella già usata per l’anno scolastico 2018/2019.
In particolare non si prevedono blocchi di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per coloro che hanno ottenuto trasferimento provinciale su scuola, nonostante la loro titolarità resterà la medesima per un triennio.
Sembra, ma ancora bisogna attendere i prossimi incontri, che non potranno richiedere assegnazione provvisoria i docenti che dovessero avere ottenuto mobilità interprovinciale nella provincia di ricongiungimento, fatta eccezione per chi ha una precedenza ai sensi dell’art.13 del CCNI mobilità del 6 marzo 2019. Quindi il docente che è stato soddisfatto nella mobilità interprovinciale in un comune della provincia di ricongiungimento, ma in un comune diverso da quello in cui vive il familiare a cui intende ricongiungersi, se non ha la precedenza, ai sensi dell’art.13 del CCNI mobilità 2019/2020, verso il comune di ricongiungimento, non potrà richiedere assegnazione provvisoria per avvicinarsi al congiunto.