Il Miur ha ceduto: come scritto in anteprima dalla Tecnica della Scuola, cadono i vincoli per l’assegnazione provvisoria del personale assunto nell’ultimo triennio e per i neo-trasferiti.
I sindacati, di conseguenza, ottengono quello che volevano. Perché la trattativa è stata definita. Con i paletti tenuti su dal Miur per mesi, che all’ultimo momento sono stati tolti.
Qui di seguito, il dettaglio dell’accordo sottoscritto il 21 giugno:
– le assegnazioni provvisorie per altra provincia potranno essere richieste dai docenti di ogni ordine e grado che hanno presentato domanda di trasferimento e non l’hanno ottenuto o che non hanno presentato domanda, purché ricorrano i motivi di ricongiungimento ai figli, al coniuge, al genitore o per esigenze di salute del richiedente.
– l’assegnazione provvisoria può essere richiesta da coloro che nelle operazioni di mobilità hanno ottenuto il trasferimento in una provincia diversa da quella per la quale ricorrevano i motivi di avvicinamento o per la quale avevano richiesto di usufruire delle precedenze dal l’art. 13 del CCNI sulla mobilità.
– per sopraggiunti motivi l’assegnazione provvisoria può essere richiesta anche da quanti abbiano già ottenuto il trasferimento.
Secondo Pino Turi, leader Uil Scuola, quello che si sta andando a sottoscrivere, sulle utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale della scuola, è “un contratto che mette al centro la solidarietà”.
“Non ci saranno blocchi triennali”, mette in evidenza Turi, sottolineando come attraverso il negoziato, il contratto ha permesso di superare le rigidità della legge e dare tutela al personale: è stata “strategica anche la definizione dei tempi che crea le condizioni per avviare regolarmente l’anno scolastico: le assegnazioni provvisorie saranno effettuate entro il 31 agosto. In questo modo si potrà evitare la girandola di personale che è avuta lo scorso anno”.
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“Posizione innovativa e coraggiosa – aggiunge Turi – quella che la Uil Scuola ha tenuto durante tutto il negoziato, completata con la rivendicazione dell’assegnazione delle supplenze ‘fino all’avente diritto’: un sistema, utilizzato in passato, che produce l’effetto di spostare le persone con effetto domino, senza dare certezze al personale a agli alunni in termini di continuità didattica”.
Soddisfatta, per la firma del contratto, si dice anche Maria Domenica di Patre, vice coordinatrice della Gilda degli Insegnanti:“grazie a una trattativa serrata con il Miur e al nostro pressing, siamo riusciti a conquistare terreno sufficiente per decidere di siglare l’accordo sulle utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie”.
“Abbiamo ottenuto la deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di titolarità e i trasferimenti dei docenti saranno effettuati sulle scuole e non sugli ambiti territoriali, come invece prevede la legge 107/2015. Grazie all’accordo raggiunto con il ministero, almeno una parte degli insegnanti trasferiti a centinaia di chilometri dalle proprie famiglie possono sperare di riavvicinarsi a casa”, ha sottolineato di Patre.
“È stata inoltre raggiunta un’intesa sull’opportunità di garantire una sede di servizio nel comune di residenza ai docenti con figli gravemente disabili”.
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