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Assegnazioni provvisorie, i motivi per fare domanda. Le info utili

Come riportato in da questa testata, il 28 giugno è stato trovato l’accordo sulle assegnazioni provvisorie 2018, un contratto che ricalca quello dello scorso anno ma che presenta alcune novità rilevanti.

I motivi per fare domanda

Riepiloghiamo i motivi per cui è possibile chiedere assegnazione provvisoria, a partire dalla scheda di lettura della Uil Scuola.

Con il nuovo CCNI assegnazioni provvisorie, sarà possibile fare domanda per uno dei seguenti motivi:

– ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario;

– ricongiungimento al coniuge o alla parte dell’unione civile;

– ricongiungimento al convivente (compresi i parenti e gli affini) purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica;

– gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da idonea certificazione sanitaria;

– ricongiungimento al genitore

Ricongiungimento al genitore: eliminato il requisito di convivenza

Per quanto riguarda l’ultimo punto, ovvero il ricongiungimento al genitore, è stato eliminato il requisito della convivenza per avvicinarsi al genitore, uno dei 2 nodi che aveva bloccato la trattativa. Inoltre, è stato chiarito che fra i conviventi rientrano anche i parenti e gli affini.

Un altro punto su cui bisogna soffermarsi è quello relativo al superamento dell’anno di prova. Infatti, questo, non sarà un requisito per poter richiedere assegnazione provvisoria nel proprio ordine o grado di scuola.

Al momento non si conosce la tempistica di presentazione della domanda. Infatti, le date verranno fissate dopo la registrazione del contratto integrativo. Ad ogni modo le operazioni dovrebbero concludersi entro il 31 agosto.

Infine, a titolo chiarificatore, ricordiamo che l’assegnazione provvisoria è la richiesta di prestare servizio per un anno presso una istituzione scolastica diversa da quella in cui si è titolari, salvaguardando tuttavia la propria titolarità.

Fabrizio De Angelis

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