Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del MiSoS (Movimento insegnanti di sostegno specializzati), in cui esprime la propria amarezza in merito al nuovo contratto sulle assegnazioni provvisorie e utilizzazioni siglato dai sindacati il 28 giugno.
Egregio Ministro Bussetti
Come risponderà agli alunni con disabilità e alle loro famiglie quando a settembre chiederanno perché non c’è in classe l’insegnante di sostegno specializzato precario dell’anno precedente?
Come spiegherà che l’accontanamento dei posti per i precari specializzati non assicura la continuità didattica con il loro insegnante?
Come giustificherà la presenza di un insegnante non specializzato che ha preso il posto del docente precario specializzato?
E come annuncerà agli alunni della Lombardia, del Veneto, del Piemonte, della Toscana e alle loro famiglie che il loro maestro è in ”trasferta” come due anni fa e che cambieranno nuovamente l’insegnante d’italiano e quello di matematica, ad anni alterni come avviene da 4 anni a questa parte?
Qualcuno ha pensato a loro quando si partorivano le scelte sulle assegnazione provvisorie, Sig. Ministro?
È palese come la grande esclusa, ancora una volta, sia la continuità didattica e la tutela degli alunni dinanzi agli interessi personali di una minoranza di docenti.
Questo governo si vanta della bandiera del cambiamento ma in questo caso non sono stati fatti passi in avanti ma indietro, per la precisione indietro di 2 anni e in sentieri già battuti da altri.
Ernesto Ciracì, presidente dell’Associazione MiSoS (Movimento Insegnanti Specializzati sul sostegno a tutela degli alunni con disabilità) chiede al Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che venga previsto, in tempi rapidi, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, un decreto ministeriale che preveda la riconferma degli specializzati sul sostegno precari presenti in graduatorie d’istituto sui posti (o istituto scolastico) che hanno ricoperto quest’anno. Solo in questo modo possiamo garantire la continuità didattica ai docenti specializzati sul sostegno precari.
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