Attualità

Assegnazioni provvisorie, nuovo incontro al Ministero: le richieste dei sindacati e le posizioni del MIM

Previsto per la tarda mattinata di oggi un incontro al Ministero dell’Istruzione sulle assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed Ata, dopo il nulla di fatto della settimana scorsa. Viste le richieste dei sindacati, sono attese nell’incontro di oggi le risposte del Ministero su alcuni importanti aspetti relativi a chi potrà presentare domanda.

MIM e le sue intenzioni

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito sarebbe orientato a permettere la presentazione delle domande di assegnazione provvisoria interprovinciale ai soli docenti che abbiano ultimato entro la scadenza del termine di presentazione della domanda il periodo di formazione e prova e a quelli che ricadono nelle deroghe già previste dal CCNI sulla mobilità per il 2024/2025.

In buona sostanza l’Amministrazione vorrebbe evitare la presentazione di domande in modalità cartacea come è accaduto l’anno scorso, per il 2023/2024, dove i neoassunti da GPS I fascia sostegno e da mini call veloce, gli assunti da concorso straordinario bis, hanno presentato, con riserva, la domanda in attesa di superare l’anno di prova e sciogliere la riserva.

Sempre l’Amministrazione vorrebbe mantenere la validità del vincolo triennale della mobilità, che vieta le assegnazioni provvisorie interprovinciali, e vorrebbe consentire la presentazione della domanda solo ai vincolati che abbiano una delle seguenti deroghe:

a)   genitori di figlio di età inferiore a 12 anni; nel caso di genitori adottivi ed affidatari, qualunque sia l’età del minore, entro dodici anni dall’ingresso del minore in famiglia, e comunque non oltre il raggiungimento della maggiore età;

b)   coloro che si trovano nelle condizioni di cui agli articoli 21 e 33, commi 3, 5 e 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;

c)   coloro che fruiscono dei riposi e permessi previsti dall’art.42 del decreto legislativo 151/2001 che rivestono la qualità di:

      1) coniuge, parte di un’unione civile o convivente di fatto, convivente di soggetto con disabilità grave;

      2) padre o madre anche adottivi o affidatari in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 1);

      3) uno dei figli conviventi in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 2);

      4) uno dei fratelli o delle sorelle conviventi in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 3);

      5) parente o affine entro il terzo grado convivente in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 4).

d)   il coniuge o figlio di soggetto mutilato o invalido civile di cui all’art.2, commi 2 e 3, della legge 30 marzo 1971, n.118.

Fase transitoria e abolizione vincolo per tutti

Tra le ipotesi molto accreditate c’è quella, ritenuta fondamentale da parte di tutti i sindacati, di abolire per l’anno scolastico 2024-2025 il divieto per i vincolati senza deroga di potere presentare istanza di assegnazione provvisoria interprovinciale. Vista la fase transitoria della contrattazione della mobilità annuale, che continua la sua ultrattività per il terzo anno consecutivo, utilizzando il vecchio CCNI 2019-2022, si auspica un accordo della mobilità 2024/2025 che consenta a tutti i docenti, compresi i neoassunti di ogni tipologia, di potere presentare la domanda di assegnazione provvisoria a prescindere da qualsiasi vincolo di mobilità.

In tal caso tutti i docenti potrebbero presentare la domanda di mobilità annuale interprovinciale, fatta eccezione per coloro che essendo collocati in ruolo a tempo determinato non hanno svolto l’anno di prova durante l’anno scolastico 2023/2024.

Redazione

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